ATTI SEMINARIO "STRESS LAVORO CORRELATO"

Nazionale -

Lo stress non è una malattia, ma una situazione di prolungata tensione può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute.”

Questa affermazione, contenuta nell’accordo europeo dell’8/10/2004, spiega, in modo semplice e lineare, perché la valutazione dello stress lavoro correlato può essere una chiave di lettura delle condizioni di lavoro dell’operatore sanitario da contrapporre a quella pseudo-efficientista del Decreto Brunetta.

Ma il percorso per riempire di contenuti questa “lettura” alternativa delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari, come dimostra anche la recente circolare del 18 novembre 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla metodologia di valutazione dello stress lavoro correlato, non è scontato e soprattutto deve essere progettato tenendo conto che, secondo il ministro Tremonti, e coloro che rappresenta, “la sicurezza sul lavoro è un lusso che non possiamo permetterci”.

Soprattutto va considerato che questa nuova “lettura” delle condizioni di lavoro deve iniziare ai livelli più bassi, dagli operatori che sono in “prima linea” nelle corsie, sulle ambulanze, nei laboratori, negli ambulatori, agli sportelli, negli uffici, nelle sale operatorie delle strutture sanitarie pubbliche e private: devono imparare a riconoscere lo “stress”, a dargli il giusto peso, a farsi promotori di cambiamenti che siano nei loro interessi e non funzionali alle logiche di profitto che pervadono sempre più le strutture sanitarie pubbliche e private.

In questa ottica il ruolo del RLS è fondamentale e vitale; il perché ce lo spiega ancora una volta l’accordo europeo del 2004:

La finalità del presente accordo è quella di accrescere la consapevolezza e la comprensione dello stress lavoro-correlato da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, e attirare la loro attenzione sui segnali che potrebbero denotare problemi di stress lavoro-correlato.”

 

Ma quali sono le conoscenze di base, le tecniche di relazione, le iniziative, gli scontri che deve prepararsi a sostenere il RLS per farsi promotore di una valutazione dello stress lavoro correlato valida ed efficace? E quale ruolo gioca o potrebbe giocare in questa partita il “quadro sindacale” (leggi: delegato RSU) che di solito si occupa di una contrattazione che, a tutti i livelli, viene sempre più circoscritta e destituita di fondamento a partire dalla non contrattabilità dell’organizzazione del lavoro?

 

Il corso vuole mettere le basi per la costruzione di un percorso di lotte e rivendicazioni all’interno del quale i protagonisti (lavoratori, RLS e quadri sindacali) siano coscienti e motivati a difendere quotidianamente la loro dignità di persone che lavorano per vivere e non vivono per lavorare.

 

Roma, 01/03/2011