Stato di agitazione di tutto il Personale del Presidio Ospedaliero di Agropoli ‑ ASL SA 3

Agropoli -

La RdB CUB provinciale proclama lo stato di agitazione di tutto il Personale del P.O. di Agropoli a seguito dell'assemblea dei lavoratori tenutasi il 19.06.2007 e dopo tre giorni di occupazione pacifica della Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero dì Agropoli.

L'assemblea ha deciso di chiedere un incontro con il Direttore Generale dell'ASL SA 3 dr. Donato Saracino ‑ per discutere delle  criticità evidenziate e trovare soluzioni immediate per la copertura delle carenze di organico, di tutti i profili professionali ‑ medici, infermieristici, tecnici, ausiliari e addetti alle pulizie, in tutte le UU.OO. dell'Ospedale

I lavoratori insieme alla delegazione della RdB CUB hanno presidiato la Direzione Sanitaria per ottenere il predetto incontro.

Il dr. Donato Saracino ha incontrato una delegazione dei lavoratori unitamente ai dirigenti sindacali della RdB il 20.6.2007 alle ore '13.00 e dopo un serrato confronto durato tre ore, lo stesso manager, ha assunto l'impegno di trasmettere all'Assessorato Regionale alla Sanità una richiesta di autorizzazione straordinaria per assumere il Personale necessario a risolvere le esposte carenze di organico.
I lavoratori hanno deciso di tenere comunque il presidio nella Direzione Sanitaria di Agropoli in maniera permanente (h 24) fino alla invocata autorizzazione dell'Assessore Regionale ‑

Alle ore 17,00 del 21.06.2007 non è pervenuta alcuna autorizzazione da parte dell’Assessorato alla Sanità e pertanto si è deciso di inasprire la vertenza e di proclamare lo stato di agitazione, con l'attivazione delle procedure di conciliazione previste dalle legge sullo sciopero.

La RdB CUB di Salerno, a sostegno della vertenza, vuole esporre di seguito, alle SSLL. in indirizzo, alcune delle gravi disfunzioni che quotidianamente si registrano ai presidio ospedaliero di Agropoli con reiterate violazioni di legge:

I) turni di servizio: la predisposizione ditali turni é palesemente in violazione delle normative contrattuali e della legge 66/2003 sull'orario di lavoro. Spesso gli stessi turni di servizio non sono siglati dalla direzione sanitaria e presentano addirittura turni scoperti

Tali turni vengono addirittura modificati ogni giorno in maniera tale da stravolgere gli stessi rendendo impossibile il recupero psicofisico dei lavoratori che continuamente si vedono comprimere il loro diritto di organizzare e programmare la propria vita privata.

2) Personale infermieristico in servizio: in quasi tutte le unità operative vi è la presenza di un solo infermiere professionale per turno e solo utilizzando la pronta disponibilità e turni aggiuntivi di lavoro straordinario si garantisce l seconda unità, così come allo stesso modo si garantisce la presenza del personale tecnico di radiologia in sala operatoria;

3) Godimento ferie: il Personale lamenta la impossibilità a potere usufruire del congedo ordinario così come previsto dalle norme contrattuali stante la denunciata carenza di organi o già presente all'apertura dell'Ospedale avvenuta quattro anni fa;

4) Personale ausiliario in servizio: in tutte le unità operative ospedaliere e distrettuali non sono presenti le figure ausiliarie di supporto previste dalla legge. Ne deriva che i medici, gli infermieri ed i tecnici sono costretti al reiterato demansionamento per poter garantire le attività di supporto all'assistenza;

5)    Personale addetto alle pulizie: il CNS garantisce con lo stesso personale sia la pulizia degli ambienti di degenza che le attività ausiliarie.

6)    Carenza Dirigenti medici:    nelle diverse UU.00. ospedaliere vi è una carenza delle figure professionali mediche tale da mettere a rischio la garanzia dei livelli minimi di assistenza, in particolar modo nelle UU.OO. di urgenza ed emergenza laddove vi è l'obbligo di garantire guardia attiva 24 h. Per sopperire a tale carenza, nella sola Unità Operativa di Chirurgia d'urgenza l'Azienda ha fatto ricorso alle consulenze    esterne, onerosissime per l'Azienda che costano oltre 200.000 euro per soli 60 giorni e che tra l'altro non garantiscono alcuna continuità assistenziale di qualità; queste consulenze esterne onerosissime sono inveterate da anni per il Laboratorio di analisi e la Radiologia;

6)    Pronta disponibilità e lavoro straordinario in tutte le UU.OO. Ospedaliere: il Direttore Sanitario e Amministrativo tengono in piedi servizi e attività facendo ricorso agli istituti della pronta disponibilità e dello straordinario, istituti questi che dovrebbero essere attivati in Emergenza mentre, invece, in aperta violazione di legge, in particolare del decreto legislativo n. 66/2003, sono attivati per le attività ordinarie. Un esempio: nel Pronto Soccorso e sala operatoria e traumatologia lavorano medici ed infermieri e tecnici che svolgono turni dalle 18 ore alle 24 ore e più, con una ricaduta negativa intollerabile sulla qualità delle prestazioni;

7)    Gestione Risorse Umane - Mobilità esterna e interna: Ulteriore causa di spreco e soprattutto di disorganizzazione nella gestione delle risorse umane deriva dall'utilizzo di una moltitudine dì infermieri professionali in funzioni amministrative. Ciò determina quindi la carenza infermieristica nei presidi ospedalieri, nelle sale operatorie e negli ambulatori e l'Azienda, a questo punto per presunte carenze infermieristiche, attiva la mobilità esterna e interna in assenza totale di qualsivoglia regolamento.


Per tutto quanto esposto e per quanto ancora si è in grado di dimostrare la RdB CUB provinciale esprime un giudizio estremamente negativo sulla gestione manageriale della ASL SA3.
Sui cittadini ricadono i costi di una gestione scellerata con la riduzione delle prestazione della qualità dell'assistenza con ritardi insopportabili nelle liste di attesa che determinano un aumento esponenziale della spesa accreditata esterna senza ottenere alcun miglioramento dei servizi sanitari distrettuali e ospedalieri, altro che contenimento e ottimizzazione delle risorse pubbliche!!!

La RdB CUB resta in attesa di segnali chiari, sia di accoglimento delle richieste sia di riscontri puntuali sulle altre vicende sollevate.

Intanto è proclamato lo stato di agitazione, a cui seguiranno ulteriori assemblee sui poti di lavoro per accogliere il consenso necessario ad affrontare ulteriori forme di lotta, con il coinvolgimento delle Rappresentanze Sindacali e Politiche a tutti i livelli, fino alla mobilitazione generale di tutti i lavoratori del Presidio ospedaliero di Agropoli per la proclamazione di una giornata di sciopero.