4- Libertà di usufruire dei permessi

Il Contratto che vogliamo in 10 punti: le aziende non devono gestire la nostra vita.

Roma -

Il governo ha deciso di riaprire la fase contrattuale del pubblico impiego e, nel mezzo della pandemia che stiamo vivendo, particolare importanza assume  il CCNL della Sanità con i suoi dipendenti più volte osannati come Eroi e ripagati con la mancia del bonus, senza reali miglioramenti salariali strutturali ed in condizioni di lavoro sempre più usuranti.
Mentre i sindacati complici confederali pensano ai fondi pensione da loro gestiti, mentre i sindacati corporativi di settore illudono con mistificanti promesse di contratti separati per le professioni sanitarie, USB presenta la sua piattaforma "Il Contratto della Sanità che Vogliamo", con punti chiari ed attuabili, che riteniamo siano fondamentali per avere lavoratori  e lavoratrici della sanità soddisfatti e sani.
Il prossimo contratto quindi, dovrà contenere elementi che costituiscano una effettiva valorizzazione di tutti i dipendenti del comparto Sanità sicuramente dal punto di vista economico, anche riconoscendo la necessità di rivalutare tutte le indennità professionali ferme da oltre dieci anni, ma anche tramite una parte normativa che, attraverso la riqualificazione di tutto il personale, non conceda spiragli a pericolose derive corporative che renderebbero ancora più fragile e frammentato un sistema già fortemente indebolito dalal regionalizzazione.
Uno dei punti su cui partire per la proposta riguarda

I PERMESSI PERSONALI

Libertà di usufruire dei permessi personali retribuiti per motivi personali e per l'effettuazione di visite e prestazioni specialistiche o esami diagnostici, a causa della condizione di compatibilità con le esigenze di servizio, compatibilità difficilmente riscontrabile a causa della cronica carenza di personale. In aggiunta per i permessi ART.37, è insorta la consuetudine da parte aziendale di chiedere il giustificativo e addirittura di stilare elenchi di motivazioni per le quali è consentito usufruirne e quelle per le quali non è possibile. Ebbene, nonostante un parere dell'Aran chiarisca in maniera inoppugnabile che non occorre giustificativo e non è dovuta la motivazione, si rende comunque necessario che il CCNL lo specifichi. Come è necessario che venga specificato che non ci possono essere impedimenti giustificati da esigenze di servizio.