USB SANITÀ: 10 MAGGIO 2019 SCIOPERO GENERALE DELLA SANITÀ PUBBLICA

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

Venerdi 10 maggio ore 10

presso il Ministero per la Pubblica amministrazione

Corso V.Emanuele II, 119-Roma

Nazionale -

Per il contratto scaduto a dicembre, contratto che ha portato nelle tasche dei professionisti sanitari e di tutti gli altri lavoratori della sanità pochi spiccioli, il Governo ha stanziato risorse pari a circa 40 euro medi lordi a regime. Somma che non va nemmeno a coprire l’inflazione e che, figuriamoci, non può minimamente servire ad arginare l’erosione del potere di acquisto provocata da ben 10 anni di blocco dei contratti. Questa continuità tra governi di colore diverso non sorprende dato che, quale che sia il governo nazionale, le politiche strategiche sono definite a Bruxelles e prevedono l’esaurimento della funzione storica del settore pubblico quale argine alle disuguaglianze.

Inoltre, per i Tecnici Sanitari, l’entrata in vigore della Legge Lorenzin, con l’istituzione dell’Ordine delle professioni sanitarie, e l’ obbligo di iscrizione con conseguente tassa, ha costituito per tanti Fisioterapisti, Tecnici della Prevenzione, Tecnici di Laboratorio, etc. un ulteriore balzello che è andato a erodere il già irrisorio incremento contrattuale. Contemporaneamente sono state disattese le aspettative per la creazione dell’Area Socio sanitaria nella quale sarebbero dovuti confluire gli OSS che invece rimangono tuttora confinati nel ruolo tecnico a dispetto del loro impiego nell’assistenza diretta al malato e a dispetto della loro oramai acclarata indispensabilità. Di pari passo sono rimasti delusi gli Infermieri, che vedono ancora bloccata la loro legittima aspirazione alle competenze avanzate e vedono mortificata la professionalità a scapito di assegnazioni fiduciarie e clientelari quali le PO o gli Operation manager.

La costante diminuzione del personale poi, abbinata ad una età media avanzata e a un’altissima percentuale di personale con limitazioni fisiche ha reso le condizioni ed i carichi di lavoro, oramai poco tollerabili generando un poco virtuoso circolo vizioso. Per sopperire alla mancanza di personale quindi, si ricorre in maniera massiccia a lavoratori interinali, lavoratori che, costantemente sotto il ricatto del rinnovo dell’incarico, hanno difficoltà a difendere i propri diritti e a rivendicarli.

Ad aggravare questo quadro di per sè poco edificante, potrebbe aggiungersi a breve il disegno di legge sulla cosi detta “autonomia differenziata”, cioè la cessione in esclusiva, alle Regioni che ne hanno fatto richiesta, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, di competenze quali scuola, sanità appunto, strade etc. La gestione verrà attuata tramite risorse derivanti dal gettito fiscale che, invece di essere destinato all’erario nazionale e redistribuito in maniera universalistica e solidaristica, rimarrà in ambito regionale. Si immagina quale potrà essere l’impatto sulle Regioni più povere, considerando che la spesa sanitaria corrisponde circa all’80 % di ogni bilancio. Ma non solo, l’accordo prevede anche che le Regioni esercitino le competenze anche in ambito contrattuale. I territori più ricchi saranno in grado di pagare di più i propri dipendenti, alla faccia del CCNL, e si creeranno vere e proprie “gabbie salariali” con differenze retributive su base regionale. Una vera e propria secessione mascherata.

Il 10 maggio le lavoratrici e i lavoratori della SANITA’ sono chiamati allo SCIOPERO GENERALE insieme a tutto il settore del Pubblico impiego per

• UN RINNOVO CONTRATTUALE CHE RESTITUISCA DIGNITA’ AL LAVORO DEI PROFESSIONISTInSANITARI E DEL PERSONALE TUTTO DEL SSN

• UNA SANITA’ PUBBLICA, SOLIDALE, UNIVERSALE E NON LEGATA A PRIVILEGI TERRITORIALI

• UN PIANO DI ASSUNZIONI CHE CONSENTA DI GARANTIRE I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA IN TUTTO IL PAESE

• LA REINTERNALIZZAZIONE DI TUTTI I SERVIZI IN APPALTO

• CONTRASTARE LA COSIDDETTA “AUTONOMIA DIFFERENZIATA“

Per questi motivi la USB invita tutti i lavoratori del settore a scendere in campo nella manifestazione nazionalea a Roma presso il Ministero per la Pubblica amministrazione.

 

Coordinamento Nazionale USB Sanità