Al personale ospedaliero sia almeno garantita la sicurezza
Genova, 21/2/22
AL PERSONALE OSPEDALIERO SIA ALMENO GARANTITA LA SICUREZZA
Da anni i nostri Rappresentanti della Sicurezza sul Lavoro lottano per migliorare le condizioni lavorative dei lavoratori sanitari. Ad oggi, senza alcun tipo di intervento da parte della politica, si ritrovano con “le spalle al muro”. Da Documenti di Valutazione dei Rischi lacunosi ad interventi non proprio risolutivi da parte delle Asl.
Parliamo allora degli organici dei Servizi di Prevenzione e Protezione di ogni ospedale. Come è possibile che uffici composti da 2/3 dipendenti riescano ad occuparsi di una materia così complessa come la Sicurezza sul Lavoro in ospedale?
E allora portiamo avanti la richiesta di conoscere l’esatto numero del personale adibito a questi uffici in ogni Asl e Ospedale ligure con conseguente richiesta di nvestimento
Parliamo poi delle malattie professionali e le mille difficoltà nel farle riconoscere con conseguente miglioramento delle condizioni di lavoro.
Abbiamo certezza che i medici delle Medicine Preventive inoltrino all’Inail le dovute denunce? Quando questo non accade il lavoratore è costretto a rivolgersi ad un patronato dopodichè, solitamente, l’Inail cerca riscontro sul Documento di Valutazione dei Rischi solitamente, come abbiamo anticipato, lacunoso. E quindi l’eventuale danno dovuto ad una probabile cattiva organizzazione del lavoro, ricade sul dipendente.
Recentemente, i media riportano continue tragedie che vedono protagonisti lavoratori a causa della mancanza di sicurezza. Ma quelle tragedie sono una punta dell’iceberg che contraddistinguono questo mondo e riteniamo di dover cominciare ad analizzarlo in maniera più approfondita.
-Di quanto personale sono composti i servizi di prevenzione e protezione
-Perché i DVR degli ospedali non vengono resi pubblici?
-Di quanto personale sono composti gli PSAL (addetti al controllo delle norme)?