ALLA CURA "PESANTE" DI PADOA SCHIOPPA UNA RISPOSTA ALTRETTANTO PESANTE DEI LAVORATORI
Le anticipazioni di Padoa Schioppa sui contenuti della manovra-bis e del DPEF danno subito la misura di quale sia la “cura” per il risanamento della finanza pubblica e a chi verrà presentato il conto.
Un’operazione di oltre 45 miliardi tra “manovrina” e Finanziaria a base di tagli al welfare e al pubblico impiego.
Ai tagli annunciati alla sanità, pensioni e enti locali si aggiunge la cancellazione (moratoria) dei contratti pubblici.
Questo governo inizia la sua attività, oltre che individuando nei lavoratori dipendenti il bacino da cui far uscire le lacrime e il sangue, calpestando tutte le regole e i diritti dei lavoratori pubblici ad un contratto che riadegui i salari al carovita.
A chi non rispetta le regole per i rinnovi dei contratti pubblici risponderemo con il non rispetto delle regole sugli scioperi.
Blocco delle attività e proteste spontanee saranno la tempesta che raccoglierà chi semina vento.
La RdB/CUB Pubblico Impiego, ben consapevole di trovarsi di fronte una controparte e non certo un governo “amico”, ha avviato le procedure per la conciliazione obbligatoria per l’indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria senza escludere altre iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo governo si appresta a fare.
23 giugno 2006 - Apcom
CONTI PUBBLICI/ RDB-CUB: A CURA 'PESANTE' RISPOSTA PESANTE
Lavoratori pronti a sciopero
Roma - "Blocco delle attività e proteste spontanee saranno la tempesta che raccoglierà chi semina vento". Alla cura 'pesante' prospettata dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, replica così la Rdb/Cub Pubblico Impiego, annunciando "una risposta altrettanto pesante". "Le anticipazioni di Padoa-Schioppa sui contenuti della manovra-bis e del Dpef danno subito la misura di quale sia la "cura" per il risanamento della finanza pubblica e a chi verrà presentato il conto. Un'operazione di oltre 45 miliardi tra "manovrina" e Finanziaria a base di tagli al welfare e al pubblico impiego. Ai tagli annunciati alla sanità, pensioni e enti locali si aggiunge la cancellazione (moratoria) dei contratti pubblici", afferma la Rdb/Cub in una nota.
Secondo il sindacato "questo governo inizia la sua attività, oltre che individuando nei lavoratori dipendenti il bacino da cui far uscire le lacrime e il sangue, calpestando tutte le regole e i diritti dei lavoratori pubblici ad un contratto che riadegui i salari al carovita. A chi non rispetta le regole per i rinnovi dei contratti pubblici risponderemo con il non rispetto delle regole sugli scioperi". La RdB/CUB Pubblico Impiego, "ben consapevole di trovarsi di fronte una controparte e non certo un governo 'amico', ha avviato le procedure per la conciliazione obbligatoria per l'indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria senza escludere altre iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo governo si appresta a fare".
CONTI PUBBLICI/ SINDACATI: NO A CURA PESANTE, GOVERNO CI CONVOCHI
Giù mani da pensioni e P.I., Cub minaccia scioperi selvaggi
Roma - La "cura pesante" annunciata dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, non va giù ai sindacati, che, in vista del varo di manovra bis e Dpef, intensificano il pressing sul Governo e chiedono una convocazione urgente a Palazzo Chigi. La possibile data, tra il 28 e il 29 giugno, delineata da Romano Prodi durante la colazione di lavoro con i leader confederali non è infatti ancora stata ufficializzata. Pensioni, pubblico impiego (scuola compresa) e sanità non si toccano: è questo il monito che Cgil, Cisl, Uil e Ugl lanciano all'esecutivo. Insomma, i conti pubblici non si mettono in ordine tagliando le solite voci di spesa. Sul piede di guerra anche le Rdb-Cub che minacciano scioperi selvaggi. "Ogni giorno c'è un annuncio, un allarme riferito a scuola, sanità, contratti pubblici e pensioni - dice il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani - oggi è la volta del blocco degli investimenti Anas. Mi sembra una situazione un po' paradossale perché si trasmette al Paese un messaggio forte di precarietà e di allarme". Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, invece ricorda che "il ministro dell'Economia dovrebbe parlare di sviluppo. Ma se ci si concentra solo sui debiti non si crea sviluppo. Aspettiamo di incontrare presto il Governo per discutere una politica economica chiara sui cui confrontarci per convergere o divergere. Siamo già off limits. E mi pare che ci sia una certa continuità conl'altro Governo". Incalza l'esecutivo anche il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini: "Se l'Italia è un malato grave, non vorremmo certo diventasse moribondo. Non è più tempo di tergiversare. Il Governo ci convochi e ci dica con chiarezza cosa intende fare. Non vorremmo trovarci di fronte a una mera richiesta di parere, a cose già fatte e a tempo scaduto". La Uil parla addirittura di "pessima partenza" del Governo. "La gravità della crisi economica e della situazione del bilancio dello Stato - spiega il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo - non giustificano ipotesi ulteriormente punitive per i lavoratori del pubblico impiego. Il ministro dell'Economia comprenda che la risposta della Uil sarà ferma e decisa, a tutela e difesa dei legittimi diritti di lavoratori ormai stanchi di dover pagare in prima persona per gli errori e le incapacità altrui". Blocco delle attività e proteste spontanee "saranno la tempesta che raccoglierà chi semina vento - fa sapere la Cub - non si escludono iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo Governo si appresta a fare".
23 giugno 2006 - Ansa
CONTI PUBBLICI: RDB, CONTRO CURA PESANTE RISPOSTA DURA
SE RINVIO CONTRATTI FAREMO SCIOPERO E NON RISPETTEREMO REGOLE
ROMA - Se il costo della ''cura pesante'' per i conti pubblici prospettata dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Scioppa sara' a carico dei lavoratori la risposta sara' ''altrettanto pesante''. E' quanto afferma la Rdb in un comunicato avvertendo che se il Governo non rispettera' le regole sui contratti decidera' uno sciopero e in questo caso i lavoratori ''non rispetteranno le regole sugli scioperi''. ''Le anticipazioni di Padoa Schioppa sui contenuti della manovra-bis e del Dpef - si legge in una nota del sindacato autonomo - danno la misura di quale sia la 'cura' per il risanamento della finanza pubblica e a chi verra' presentato il conto. Un'operazione di oltre 45 miliardi tra 'manovrina' e Finanziaria a base di tagli al welfare e al pubblico impiego.Ai tagli annunciati alla sanita', pensioni e enti locali si aggiunge la moratoria sui contratti pubblici. Questo governo inizia la sua attivita', oltre che individuando nei lavoratori dipendenti il bacino da cui far uscire le lacrime e il sangue, calpestando tutte le regole e i diritti dei lavoratori pubblici''. ''A chi non rispetta le regole per i rinnovi dei contratti pubblici - prosegue la nota - risponderemo con il non rispetto delle regole sugli scioperi. Blocco delle attivita' e proteste spontanee saranno la tempesta che raccogliera' chi semina vento.La Rdb/Cub Pubblico Impiego, ben consapevole di trovarsi di fronte una controparte e non certo un governo 'amico', ha avviato le procedure per la conciliazione obbligatoria per l'indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria senza escludere altre iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo governo si appresta a fare.''.
CONTI PUBBLICI: CURA DA CAVALLO ALLARMA SINDACATI
ORGANIZZAZIONI SU PIEDE DI GUERRA, NIENTE TAGLI AL WELFARE
ROMA - La cura da cavallo preannunciata dal ministro dell'Economia sulla spesa pubblica ha gia' messo sul piede di guerra i sindacati. I previsti tagli su previdenza, pubblico impiego, scuola, sanita' ed enti locali hanno infatti destato forte preoccupazione tra le confederazioni che mettono le mani avanti: non era questo il programma del governo, il risanamento - ricordano - dovra' andare di pari passo con equita' e sviluppo. Anche per questo i leader sindacali guardano con attenzione ad un nuovo incontro, chiarificatore, con il governo: ''siamo gia' off limits. Ci aspettiamo una politica economica chiara su cui confrontarci, su cui convergere o divergere'', dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. La tensione sale nonostante il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani prometta, con il ''ripristino della concertazione'', misure di '' risanamento, ridistribuzione, equita' e crescita'', e mentre il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero avverte che una ''cura pesante'' per statali, pensioni, sanita' sarebbe ''un fatto inaccettabile''. ''Ogni giorno c'e' un annuncio, un allarme riferito alla scuola, alla sanita', ai contratti pubblici, alle pensioni'', e ''si trasmette al Paese un messaggio forte di precarieta' ed allarme. Non mi sembra il modo giusto per affrontare i problemi del risanamento tenendo conto dell'equita', della coesione e dello sviluppo'', sintetizza il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. L'organizzazione sindacale considera infatti ''sbagliata'' l'ipotesi di una ''cura pesante'' per i conti pubblici che incida con tagli in settori ''sensibilissimi'' come quelli della sanita' e della previdenza, e chiede al Governo ''equita'' nelle prossime manovre. La Cgil, insomma, e' disponibile a misurarsi su ''misure di sostegno alla ripresa economica con una forte impronta di selettivita' degli interventi in un quadro di equita' dichiaratamente redistributiva. Altri scenari non possono che registrare la nostra assoluta contrarieta''', chiarisce la segretaria confederale Marigia Maulucci. Padoa-Schioppa ''deve parlarci di evasione fiscale e contributiva, di rendite poco tassate e del secondo modulo fiscale'', avverte anche il numero uno della Cisl che, riguardo alle anticipazioni del ministro ribadisce: ''noi non siamo d'accordo con una manovra fatta cosi'. Parlare di tagli a sanita', scuola e pensioni non mi sembra corrisponda al programma del governo. Mi pare ci sia molta continuita' con il governo precedente''. ''Se l'Italia e' un malato grave, non vorremmo certo diventasse moribondo. Non e' piu' tempo di tergiversare, il Governo ci convochi e ci dica con chiarezza cosa intende fare'', aggiunge il segretario generale dell' Ugl, Renata Polverini. All'ipotesi di moratoria dei contratti, i sindacati di base gia' preannunciano scioperi degli statali: ''a chi non rispetta le regole per i rinnovi dei contratti pubblici risponderemo con il non rispetto delle regole sugli scioperi: blocco delle attivita' e proteste spontanee saranno la tempesta che raccogliera' chi semina vento''. La Rdb/Cub annuncia quindi di aver gia' avviato le procedure per la conciliazione obbligatoria per l'indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria e non esclude ''altre iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo governo si appresta a fare''.
23 giugno 2006 - Adnkronos
CONTI PUBBLICI: RDB-CUB, SE GOVERNO NON RISPETTA REGOLE PRONTI A PROTESTE
Roma - ''A chi non rispetta le regole per i rinnovi dei contratti pubblici, risponderemo con il non rispetto delleregole sugli scioperi. Blocco delle attivita' e proteste spontanee saranno la tempesta che raccogliera' chi semina vento''. Ad annunciarlo e' la Rdb/Cub Pubblico Impiego commentando le anticipazioni del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa sui contenuti della manovra-bis e del Dpef. Questo governo, sottolinea l'organizzazione sindacale denunciando i tagli al welfare, al pubblico impiego e la cancellazionedei contratti pubblici, ''inizia la sua attivita', oltre che individuando nei lavoratori dipendenti il bacino da cui far uscire le lacrime e il sangue, calpestando tutte le regole e i diritti dei lavoratori pubblici ad un contratto che riadegui i salari al carovita''. La RdB/Cub Pubblico Impiego,''ben consapevole di trovarsi di fronte una controparte e non certo un governo 'amico', ha avviato le procedure per la conciliazione obbligatoria per l'indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria senza escludere altre iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo governo si appresta a fare''.
23 giugno 2006 - Asca
CONTI PUBBLICI: RDB CUB, A CURA PESANTE RISPOSTA PESANTE
Roma - ''Le anticipazioni di Padoa Schioppa sui contenuti della manovra-bis e del DPEF danno subito la misura - afferma in un comunicato Rdb Cub - di quale sia la 'cura' per il risanamento della finanza pubblica e a chi verra' presentato il conto. Un'operazione di oltre 45 miliardi tra 'manovrina' e Finanziaria a base di tagli al welfare e al pubblico impiego. Ai tagli annunciati alla sanita', pensioni e enti locali si aggiunge la cancellazione (moratoria) dei contratti pubblici. Blocco delle attivita' e proteste spontanee saranno la tempesta che raccogliera' chi semina vento''. ''La RdB/CUB Pubblico Impiego, ben consapevole di trovarsi di fronte una controparte e non certo un governo 'amico' - conclude il comunicato - ha avviato le procedure per la conciliazione obbligatoria per l'indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria senza escludere altre iniziative di forte contrasto alle scellerate scelte che questo governo si appresta a fare''.