ARES 118 licenzia 60 autisti delle agenzie interinali, ma i vincitori di concorso non sono ancora operativi: situazione critica

Roma -

A partire dai prossimi giorni il sistema di emergenza potrebbe trovarsi in grave difficoltà per la copertura dei mezzi di soccorso, la cui disponibilità già da ora è in diminuzione per i frequenti blocchi barella con pazienti affetti da Covid nei Pronto Soccorso. Se a questa situazione si aggiungeranno i fermi mezzo delle ambulanze per mancanza di personale tecnico da adibire alla guida in emergenza, la situazione potrebbe diventare esplosiva.

Dall’anno passato, per ovviare alla mancanza di autisti dovuta ai numerosi pensionamenti e alla lentezza con cui è stato espletato il concorso, l’ARES 118 si è rivolta alle agenzie interinali per la copertura di una parte delle carenze organiche.

Domani però è in scadenza il contratto per circa 60 autisti assunti tramite agenzia interinale, che non potranno essere sostituiti dai nuovi vincitori di concorso - al momento 58- perché questi ultimi non sono ancora operativi: hanno appena terminato i corsi specifici e non possono essere utilizzati per l’emergenza, in un servizio che - lo ricordiamo - sempre più spesso viaggia con equipaggi ridotti a solo infermiere e autista.

Non comprendiamo come mai i dirigenti di ARES 1118 e della Regione Lazio non riescano a pianificare nemmeno le assunzioni per il Servizio di Emergenza del Lazio, a cui tra l’altro si richiedono attività aggiuntive a causa della pandemia, come trasferimenti interospedalieri e rientri a domicilio.

Constatiamo ancora una volta che nonostante le promesse di reinternalizzazione del servizio da parte di questa amministrazione regionale, le decisioni concrete provocano magicamente un ricorso sempre più massiccio alle società private di ambulanze o peggio, a una diminuzione dei mezzi di soccorso per i cittadini del Lazio.

 

p.USB Sanità Regione Lazio

Alessandro Migliorelli

Cristina Girardet