ASL Lanciano Chieti Vasto, il percorso di internalizzazione degli OSS trasforma i contratti part time in tempo determinato. USB: ora riaprire il tavolo tecnico!
Gli appalti affidati alle cooperative per fare fronte al servizio di OSS e ausiliariato sono andati a scadenza nel gennaio 2022. Per tutelare l’occupazione ed essere coerenti con il percorso di internalizzazione dei servizi annunciato dall’assessore Verì, si è proceduto al passaggio dei lavoratori dalle cooperative all’azienda di somministrazione lavoro Manpower con tanto di dimissioni dei lavoratori e nuove assunzioni.
Il risultato è che centinaia di lavoratori con contratti di lavoro part time sono passati da un contratto a tempo indeterminato con le cooperative ad un contratto a tempo determinato, sempre part-time, con scadenza aprile 2022 alle dipendenze di un’agenzia interinale.
Qual è la strategia della dirigenza Asl per procedere all’internalizzazione del servizio non è chiaro. Oggi quelle centinaia di lavoratori prima alle dipendenze di un’azienda privata, le cooperative in appalto, sono ugualmente alle dipendenze di un’altra azienda privata, l’agenzia interinale Manpower.
E qui viene il bello. La Asl spera e ripetiamo spera, perché di calcoli razionali non ne sono stati fatti, che i lavoratori in questione si collochino in una posizione alta nella graduatoria del concorso pubblico finalmente espletato dalla ASL di Teramo per selezionare 162 OSS per la ASL Lanciano-Chieti-Vasto.
L’unico problema è che i partecipanti al concorso sono stati oltre 8000 e il calcolo delle probabilità di collocarsi in cima alla graduatoria per le centinaia di lavoratori prima in appalto ora in somministrazione è bassissimo. Di certo ai vertici della ASL non primeggiano in quanto a statistica e calcolo delle probabilità. A pagarne le conseguenze sono i lavoratori che vedono in scadenza tra meno di un mese il loro contratto di lavoro senza avere certezze sul loro futuro occupazionale.
A questo punto chiediamo alla direzione ASL di fare un passo indietro e di ascoltare le richieste che il nostro sindacato fa da mesi. Se lo avessero fatto prima si sarebbe proceduto a realizzare un avviso pubblico per titoli e servizi che avrebbe riconosciuto il lavoro svolto in appalto per ASL da centinaia di lavoratori OSS e si sarebbe fatto fronte all’assenza di una programmazione assunzionale per gli OSS che manca dal 2001 anno di introduzione per legge della figura professionale.
Da anni nella ASL 2 si è abdicando al ruolo di amministratore pubblico lasciando nelle mani del mercato e degli affidamenti in appalto la gestione di una professione sanitaria così delicata senza assumersi la responsabilità di colmare un vuoto di personale che dopo anni ha assunto i contorni di una voragine.
Ma la Direzione ASL ha deciso di fare a modo proprio continuando così ad essere responsabile della diffusione di contratti part time obbligatori e di bassi salari all’interno delle proprie strutture e senza alcuna strategia per superare questa vergognosa situazione.
Il tavolo tecnico tra ASL e sindacati aveva almeno prodotto il risultato di dare una continuità occupazionale a centinaia di lavoratori. Un risultato di certo insufficiente ma che ci spinge a richiedere l’immediata riapertura di quello spazio di confronto con l’obbligo di provare a limitare i danni già creati dalla Direzione della ASL2. Almeno procediamo alla trasformazione in full time dei contratti di lavoro degli OSS delle cooperative passati in Manpower e al rinnovo dei contratti a tempo determinato per il tempo massimo consentito dalla legge.
Il passo successivo sarebbe quello di definire una strategia chiara e verificabile di internalizzazione di queste figure. Ma forse stiamo chiedendo troppo a chi pur avendo il ruolo di programmare il futuro del nostro servizio sanitario riesce al massimo a guardare l’orizzonte del prossimo mese.
E speriamo che stavolta almeno lo sguardo sia accompagnato da qualche calcolo razionale.
USB Lavoro Privato Abruzzo
Chieti, 14/03/2022