ASL Taranto. Contro il nuovo orario di lavoro proclamato lo stato di agitazione; SIT IN il 1 settembre.
La Direzione Generale ha approvato in data 19 Agosto 2008 la delibera 2306 che determina il nuovo orario di lavoro del Personale del Comparto, prevedendo per il personale turnista h24 il seguente orario di servizio: 6,00-14,00/14,00-22,00/22,00-6,00.
La RdB/CUB esprime profonda contrarieta’ al provvedimento adottato dalla Direzione Generale, che seppur concertato con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative (cosi’ recita la delibera), non rappresenta la volonta’ e l’esigenze dei lavoratori.
La scrivente Organizzazione Sindacale, pertanto, chiederà la revoca della delibera stessa, auspicando un confronto con la Direzione Generale, per poter definire un’organizzazione dell’orario di lavoro piu’ consona alle esigenze degli utenti e dei dipendenti.
Taranto, 22 Agosto 2008
Proclamazione stato di agitazione del personale del comparto ASL/TARANTO
A seguito della delibera n. 2306 del 19 Agosto 2008 che determina una sostanziale modifica dell’orario di lavoro del personale del comparto dell’ASL/TA;
Considerata la contrarietà della stragrande maggioranza degli operatori sanitari ad effettuare un turno articolato come previsto dalla predetta delibera;
Verificato che la nuova articolazione dell’orario di lavoro non implica alcun miglioramento alla fruibilità del servizio da parte dell’utenza;
Tenuto conto che l’intera vicenda è stata inopportunamente concertata nel mese di Agosto ed è immediatamente esecutiva (decorrenza 1 Settembre 2008),
La scrivente Organizzazione Sindacale, nel proclamare lo stato di agitazione del personale del comparto della ASL/TA, attiverà fin da ora tutte le forme di lotta a garanzia delle reali necessità dell’utenza ed a tutela degli operatori sanitari.
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SIT IN il 1 SETTEMBRE
La scrivente O.S. facendo seguito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale, prendendo atto della mancanza di una risposta alle istanze dei lavoratori che hanno richiesto l’immediato ritiro della delibera approvata lo scorso 19 agosto, in coerenza con quanto già dichiarato, ha concordato con il Coordinamento provinciale RdB Pubblico Impiego di Taranto una serie di iniziative di protesta.
Riteniamo che se il piano esecutivo recentemente approvato, che a detta della contro parte porterà ad una profonda trasformazione dell’ASL, si debba giudicare da questa prima iniziativa, che intervenendo pesantemente sull’organizzazione del lavoro senza adeguate motivazioni trova la netta contrarietà dei lavoratori, non potrà che dare il via ad una stagione di lotte.
Crediamo che sia auspicabile una riorganizzazione del settore ma, al pari, siamo sicuri che qualunque nuova organizzazione di debba fare con i lavoratori non contro di essi ne tanto meno con decisioni unilaterali.
Padronissimo il Sig. Direttore Generale di fare quello che le leggi gli consentono, padronissime quella organizzazioni sindacali che siedono ai tavoli per contrattare e si limitano a dire che non vi è stata alcuna concertazione quando sanno benissimo che lo spirito della nefasta concertazione sta proprio nel principio: “che tu sia d’accordo o no si fa comunque come decide la controparte”, di ritenere che il discorso sia ancora aperto dopo che nei reparti pervengono disposizioni che recepiscono la delibera.
Padroni noi sindacato non concertativo di dissentire e protestare.
Per quanto sopra espresso la scrivente ha proclamato una prima iniziativa concreta che sostanzi lo stato di agitazione ed effettuerà
LUNEDI’ 1 SETTEMBRE 2008
UN SIT-IN CON PRESIDIO SOTTO LE FINESTRE DEL DIRETTORE GENERALE ASL
L’iniziativa si svolgerà dalle ore 09.00 e sarà l’occasione per consegnare nelle mani del Direttore Generale il documento che chiede la revoca della delibera che non potrà che causare disagi all’utenza oltre che stravolgere l’organizzazione del lavoro.
Il documento reca le firme di circa 500 lavoratori.
E’ di tutta evidenza che la presente iniziativa costituisce solo la prima di un pacchetto di azioni sindacali che RdB metterà in campo insieme ai lavoratori qualora non vi siano risposte adeguate alle richieste dei lavoratori.
Taranto, 28 agosto 2008
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COMUNICATO STAMPA del 1/9/2008
Contestiamo la decisione della dirigenza della ASL di Taranto di cambiare, senza il necessario coinvolgimento delle Lavoratrici e dei Lavoratori, gli orari di lavoro stravolgendo l’organizzazione di vita di centinaia di dipendenti.
La questione che, prendendo le mosse dall’odierna manifestazione, intendiamo sollevare è complessa e difficile e tocca aspetti che trascendono il puro e semplice atto con il quale si disegna una nuova organizzazione del lavoro.
Giudichiamo l’atto in sé frutto di una concertazione poiché la delibera evidenzia che i passaggi di consultazione dei sindacati “aventi diritto a comporre il tavolo decentrato” sono stati esperiti e c’è da credere al Sig. Direttore Generale quando lo scrive, intanto perché gli facciamo credito di essere persona onesta e poi anche perché del campo sindacale ha una robusta esperienza - nel 1980 è responsabile ospedaliero dell'ANAAO e dal 1982 componente della segreteria provinciale, con responsabilità del settore organizzazione del lavoro e applicazione del contratto; rappresenta l'ANAAO provinciale al primo congresso, quello istitutivo, della società italiana di VRQ. Rappresenta il sindacato nelle trattative con l'Assessorato Regionale alla Sanità per le questioni relative all'organizzazione del lavoro.-**
Giudichiamo l’atto in sé unilaterale poiché concretamente viene deciso ed attuato in pieno agosto e reso operativo dopo pochi giorni, dal 1° settembre, senza sentire la necessità/opportunità di spiegare ai lavoratori quali sono le ragioni che impongono tale decisione.
In questo contesto di regole, in un quadro di attacco al pubblico impiego senza precedenti, con l’acquiescenza di chi avrebbe la responsabilità di contrastare la furia privatizzatrice di questo Governo, peraltro in continuità con il precedente, tutto sembra regolare e formalmente lo è, ma…
…poi centinaia di lavoratori si attivano e raccolgono centinaia e centinaia di firme contro l’atto che sconvolge le loro vite e rischia di apportare ulteriori sofferenze e disagi ad una utenza bistrattata e le affidano a chi non è ammesso al famoso tavolo decentrato sindacale di cui sopra, ma guarda un po’!
Qui i formalismi esplodono, qui la rappresentanza “istituzionale” deraglia, qui i lavoratori scendo in lotta!
E, dunque, questa diviene l’occasione per aprire un ragionamento a 360°.
Il futuro ospedale di Taranto sarà gestito dal San Raffaele di Milano e come apprendiamo da una intervista “…assorbirà tutto il personale pubblico del Santissima Annunziata, riqualificandolo.” ***
… con buona pace di “Una sanità che cambia in meglio. Che considera uomini e donne persone e non numeri…” come ribadito dal Governatore Vendola ****
Decisioni già prese, si cambia l’orario di lavoro senza tenere in conto i lavoratori, si pensa ad un ospedale privato finanziato con fondi pubblici senza tenere in alcun conto “uomini e donne, persone e non numeri”.
Tutto già fatto?
Noi diciamo di no.
Abbiamo consegnato nelle mani del Direttore Generale la petizione sottoscritta da 500 lavoratori.
Abbiamo richiesto un urgente incontro ai vertici della Regione Puglia.
Chiediamo il ritiro della delibera emanata lo scorso 19 agosto.
Chiediamo che si dia la parola direttamente ai lavoratori tramite un referendum.
Chiediamo ragione di quanto diffuso in merito ad una ventilata privatizzazione del personale del Santissima Annunziata.
Sosterremo queste richieste con la lotta, nei prossimi giorni terremo una assemblea dei lavoratori per acquisire il mandato ad avviare le procedure per la proclamazione dello sciopero qualora non dovessero venire risposte adeguate!
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