AST AP, USB: riassegnare personale infermieristico sottratto a inizio estate alla Nefrologia dell’ospedale di Ascoli Piceno
Gli infermieri sono esausti in NEFROLOGIA AP costretti a carichi di lavoro inaccettabili che mettono a rischio assistenza adeguata ai degenti e minano la loro sicurezza operatori sanitari.
L’estate sta finendo e l’operazione attuata a inizio estate, dalla scrivente subito contestata, di sottrarre posti letto per acuti e 6 Infermieri alla Nefrologia AST AP nell’ospedale di Ascoli era ed è inaccettabile. Come avevamo preannunciato ha causato solamente problemi di accesso al reparto e carichi di lavoro inaccettabili per personale Infermieristico lasciati “soli” a garantire l’assistenza dovuta ai degenti. Dato che il personale OSS necessario 6 unità per assicurare turno h24 non è mai stato assegnato in maniera stabile e continuativa per garantire il supporto dell’assistenza necessaria.
Come era del tutto prevedibile tale “riorganizzazione” che altro non è che un taglio di posti letto e personale Infermieristico ha caricato tutto il peso dell’assistenza dovuta ai degenti. complessi e specialistici che attuano anche peritoneo dialisi, al personale infermieristico assegnato.
Questo per il fatto che il personale OSS è stato sempre carente per attivare con efficienza e continuità il supporto dovuto all’unica infermiera presente a turno che invece si è vista costretta pe le inefficienze Aziendali a sobbarcarsi tutto il carico di lavoro e le responsabilità assistenziali, dovuto alla carenza di personale OSS assegnato in maniera stabile e continuativa.
Questo aspetto come ovvio ha comportato l’aggravarsi del carico assistenziale e le problematiche ad esso connesse a causa della grave carenza di OSS stabili e con esperienza e un minimo di formazione necessaria (altro che barca a vela) per assistenza in un reparto comunque complesso e specialistico. Solo 4 OSS su 6 che non copre minimamente i tre turni ha comportato una situazione di totale precarietà e genera tutt’ora carichi di lavoro insostenibili per l’unico infermiere lasciato in turno!! costringendoli a farsi carico di pazienti complessi e gravemente malati, incidendo sui carichi di lavoro insostenibili e quindi sulla sicurezza.
Per tutta l’estate a seguito del taglio di 6 unità infermieristiche, sottratte per “aprire” OSCO, la figura OSS è stata coperta in maniera inadeguata prendono OSS “itineranti” da altri reparti a volte addirittura con limitazioni ai carichi che ovviamente non potevano assolvere, non per colpa loro, all’assistenza dovuta nel reparto in Oggetto
In un turno pomeridiano, si è verificato, che un infermiere ha dovuto “supportare” 3 OSS diverse nello stesso turno lavorativo!
In totale spregio dell’assistenza dovuta e caricando il solo infermiere presente in turno tutto il carico di lavoro aggiunto che questo comporta…in totale disprezzo del proprio lavoro della sicurezza del personale sanitario e dell’assistenza dovuta ai degenti ricoverati.
Gli Operatori Socio-Sanitari costretti a turni massacranti per coprire la carenza di 2 unità oltre che agli OSS itineranti sballottati senza aver una assegnazione definita come ovvio utile sia per la qualità dell’assistenza dovuta e per dignità del personale stesso stanno mettendo a rischio la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti i, che necessitano di cure continue e specifiche.
La Direzione AST AP ha deciso di ridurre il personale 6 Infermieri, smontando letteralmente il reparto di Nefrologia per “attivarre”OSCO!!
Ciò che era stato presentato come una misura temporanea rischia di diventare una condizione cronica, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza fornita ai pazienti Nefrologici, già penalizzati da un sistema organizzativo inefficiente.
Chiediamo urgentemente una revisione delle scelte irresponsabili adottate dall’allora Direttore Professioni Sanitarie e avallate dalla Direzione dell’AST Picena. Queste decisioni, penalizzano pesantemente il personale INFERMIERISTICO oltre ai cittadini affetti da malattie Nefrologiche a cui sono stati sottratti la metà dei posti letto per acuzie che la regione ha stabilito! Sancito anche nel PIAO AST AP sottoscritto dal Direttore AST AP.
È necessario che la Direzione dell’AST Picena e la politica regionale si assumano le proprie responsabilità, chiarendo una volta per tutte quale importanza rivesta il reparto di Nefrologia per questo territorio. I pazienti e il personale meritano risposte immediate e concrete: non è accettabile che si continui a sacrificare la salute dei cittadini e la dignità dei lavoratori, caricando sulla loro pelle, per far fronte a emergenze che, per loro natura, dovrebbero essere temporanee e non strutturali.
Chiediamo con forza che la situazione venga risolta al più presto, con il reintegro immediato dei posti letto e del personale infermieristico “sottratto” a inizio estate, per “aprire” OS.CO. e l’adozione di un piano straordinario di assunzioni che garantisca la qualità dell’assistenza ai pazienti Nefrologici e adeguato numero degli operatori sanitari per lavorare in sicurezza e con la qualità dovuta.
La sanità pubblica deve poter contare su risorse stabili e in numero adeguato e non può continuare a reggersi sui pochi infermieri e Operatori sociosanitari che sono esausti\sfiniti per il continuo sacrificio e abnegazione, che ogni giorno sono in prima linea.
Ascoli Piceno 07\09\2024
USB Ascoli Piceno