Basta licenziamenti all’ospedale di Livorno: contro il sistema di appalti e subappalti nel settore pubblico martedì 10 maggio alle 17 manifestazione all'ingresso principale in viale Alfieri
Proprio il 1° Maggio, Festa dei Lavoratori, sono diventati effettivi i primi tre licenziamenti, presso l'ospedale di Livorno, di tre lavoratrici che erano impegnate da oltre vent'anni, negli appalti pulizie e sanificazioni. Dopo vent'anni di lavoro (e di appalti) una ditta subentrata da qualche mese si è permessa di mandare a casa tre donne senza che, al momento, la ASL abbia mosso un dito.
Ed è proprio il sistema degli appalti e addirittura subappalti la prima causa di quanto successo. Ed è proprio la ASL a doverne rispondere in prima battuta avendo non solo una responsabilità sociale su queste lavoratrici che lavorano per il settore pubblico ma con ditte esterne (per ragioni di risparmio), ma responsabilità anche giuridica. Troppo facile rispondere:" non sono nostre dipendenti e non possiamo fare nulla".
Veniamo ai fatti: a fine febbraio fa la ditta Brio Group di Bari, che ha ricevuto in subappalto il servizio sanificazione da qualche mese, ha inviato tre lettere di contestazione ad altrettante lavoratrici del cantiere. Secondo la ditta avevano superato il periodo di comporto malattia. Il sindacato ha immediatamente chiesto, tramite PEC, l'audizione per poter consegnare opportune giustificazioni e i certificati medici. Una delle lavoratrici, ad esempio, ha una invalidità certificata ed era stata assunta, inizialmente tra le categorie protette. Un'altra ha subito una recente operazione. In generale, dai nostri riscontri attraverso l'INPS, non hanno effettivamente superato il periodo di comporto.
La mossa dell'azienda è chiara, e non è da escludere un "coinvolgimento" anche di alcuni dipendenti ASL che seguono gli appalti. Dopo la pandemia, periodo in cui queste lavoratrici hanno sostenuto al pari dei loro colleghi ASL, rischi e carichi di lavoro maggiori, è arrivato il momento di sfoltire, di mandare a casa quelle lavoratrici considerate non più abbastanza "produttive".
La dirigenza Brio Group, senza neanche rispondere alla richiesta audizione, ha infine mandato le lettere di licenziamento a tutte e tre. Licenziamento diventato effettivo proprio il primo maggio. Nella lettera c'è anche "scritto: " Non avendo ricevuto il suo riscontro in ordine a quanto rappresentato, la società ha deciso di procedere al suo licenziamento”. Ovviamente è tutto falso, il nostro sindacato ha le ricevute delle PEC inviate.
Nonostante le nostre sollecitazioni la dirigenza ASL non è ancora intervenuta a difesa di queste lavoratrici, neanche per chiedere alla società in appalto di rispettare le procedure corrette e permettere alle stesse di produrre le proprie giustificazioni e certificazioni.
Per questi motivi e per contestare questo assurdo sistema di appalti e subappalti che prolifera anche nel settore pubblico, martedì 10 maggio dalle ore 17 saremo di nuovo di fronte all’ingresso principale dell'ospedale di Livorno in viale Alfieri per una manifestazione.
Chiederemo ancora una volta un incontro urgente alla dirigenza ASL e un suo intervento immediato per l'ottenimento del reintegro di tutte e tre lavoratrici licenziate.
USB Livorno
Livorno 9-5-2022