CHIUDE LA CASA DEL PARTO DELLA ASL RM/D
L’unica esperienza romana e laziale di casa del parto interamente gestita dalle
Ostetriche del Grassi di Ostia chiude per carenza di personale.
Nata nel 2009 come unica esperienza extraospedaliera interamente pubblica di punto nascita, ha contribuito a determinare una alternativa valida e concreta all’ospedalizzazione dell’evento parto spontaneo, costringendo molti – tra gli addetti ai lavori e non solo– a ripensare l’assistenza alla donna ed al bambino sempre più distante dai luoghi di cura per acuti.
“Acqua-Luce chiude per carenza di personale – dichiara Sabino Venezia del Coordinamento Nazionale USB PI – e la cosa più strana è rappresentata dal fatto che mentre tutti si affannano a dimostrare che questa Regione si appresta a cambiare pagina in tema di sanità, chiude proprio uno dei fiori all’occhiello del sistema sanitario pubblico e di qualità”.
“La storia di Acqua-Luce non è stata semplice fin dall’inizio; ad ogni cambio di Giunta c’è stato bisogno di ribadire necessità e bisogni che in molti speravano cadessero nel diment,, icatoio – prosegue Venezia – e puntualmente ci siamo sempre ritrovati ad incrociare iniziative di lotta e presidi di testimonianza con l’unico obiettivo di riconfermare la valenza della Casetta del Parto di Ostia e delle donne che si apprestavano a partorire”.
“La chiusura di questi giorni non sembra però assumere valore di reversibilità, conclude Venezia, e mentre il Sindaco Marino – medico – assume pieni poteri al Municipio di Ostia ed il Presidente Zingaretti apre l’ennesima, discutibile casa della Salute proprio ad Ostia, si preferisce investire oltre 2 milioni di Euro per tenere aperti gli ambulatori delle ASL la domenica, con i medici di famiglia, mentre assumere una mezza dozzina di Ostetriche sembra una utopia”.
Difenderemo Acqua Luce dal qualunquismo che regna in Regione. Se necessario con la lotta!!!