Da Eroi a fessi: il passo è breve
Che senso hanno gli emendamenti presentati da maggioranza e opposizione che, dietro la facciata di salvaguardia degli "Eroi", di fatto sono solo uno scudo legale per dirigenti e amministratori della sanità?
Nelle ultime ore, tutte le forze politiche, a destra e a manca, stanno tentando di inserire, nella legge di conversione del Decreto “ Cura Italia “ che il governo si appresta a varare, una sorta di scudo legale che metta al riparo i dirigenti e gli amministratori del sistema sanitario (pubblico e PRIVATO!) da denunce e azioni di rivalsa da parte di pazienti, cittadini e utenti, ma anche da parte degli stessi Operatori Sanitari che risultassero eventualmente danneggiati a causa delle condizioni nelle quali si sono ritrovati costretti ad operare in questa situazione di emergenza.
Infatti, gli emendamenti presentati (ce ne è uno a prima firma Boldrini - PD- e uno a firma Salvini – Lega), a prima vista sembrano riguardare la tutela del personale sanitario ma, di fatto, sono dei veri e propri scudi posti a tutela dei Dirigenti della Sanità e degli Amministratori, che sono gli unici sui quali potrebbero ricadere le responsabilità per morte e danni, derivanti da omissioni, carenze, ritardi etc. A conferma di quanto pensiamo, c’è il fatto che dallo “scudo” sono esclusi gli episodi derivanti da dolo e colpa grave che sono ambiti che ricadono direttamente tra le responsabilità del personale sanitario.
Inoltre la eventuale responsabilità civile, non sarebbe individuale e personale, ma ricadrebbe sulla struttura sanitaria e gli eventuali danni, quindi, sarebbero risarciti con soldi pubblici.
E’ vergognoso che si cerchi il modo per coprire le enormi responsabilità, della classe politica che, senza alcuna distinzione di appartenenza partitica, amministra la sanità, la stessa classe politica che ha contribuito a smantellare il sistema sanitario nazionale con trent’anni di tagli. Indicativo che proprio la Lega abbia presentato un emendamento ancora più garantista di quello presentato dal PD, ben consapevole del fallimento e delle potenziali colpe dei sistemi sanitari delle regioni amministrate e, in particolar modo della Lombardia nella quale, oltre ogni ragionevole dubbio, il numero dei morti certifica, e ancor più lo farà in futuro, che il sistema regionale ha fallito.
Tutte ragioni che stanno alla base della scelta dell’USB di presentare Esposti a tutela della salute degli operatori della sanità in tantissime Procure della Repubblica in tutto il territorio nazionale.