Genova. Galliera, GIU LE MANI DAI DELEGATI DELLE RdB
In allegato il volantino
Ospedale Galliera. Prima riunione tra la nuova RSU aziendale e i vertici dell’Ente.
Primo tentativo di limitare le libertà e le prerogative sindacali costruendo ad arte un clima di aperta intimidazione.
I fatti. Un “distaccato” della CISL (anche dalla quotidianità lavorativa), assumendo pose da Dirigente Aziendale vorrebbe dettare regole procedurali improprie. Pronti sono i rilievi (pacati e civilissimi) del nostro delegato nel richiamare l’autonomia della RSU, espressione diretta dei lavoratori. Il Direttore Generale, forse mosso da affinità “concertative” interviene a favore dell’”amico” e invita il “nemico”(?) ad accomodarsi fuori della sala riunioni.
QUI SI E’ PERSO IL SENNO E LA RAGIONE!!!
v Facciamo presente che la RSU non è una dependance del Palazzo, ma la casa dei delegati liberamente eletti.
v Le regole di democrazia interna della RSU sono una prerogativa della RSU stessa.
v L’invito del Direttore a costituire una “delegazione trattante ristretta” è una grave interferenza.
v Tutti i delegati hanno stabilito che (tutta) la RSU è delegazione trattante.
v Non è scritto da nessuna parte che le direzioni possano scegliersi la controparte, certamente non nel libro del sindacalismo di base.
Quale i motivi veri per una reazione cosi scomposta?
v Aver chiesto più trasparenza nell’assegnazione del cosiddetto salario variabile?
In particolare aver chiesto che le indennità per le Posizioni Organizzative e i Progetto Obbiettivo, vengano applicati con motivazioni scritte e riscontrabili?
v Aver denunciato una discriminazione perpetrata ai danni di 11 ausiliari che sono stati esclusi dal piano di stabilizzazione? Sono, questi, figli di un Dio minore?
v Aver puntualmente criticato le privatizzazioni e le esternalizzazioni dei servizi?
v Aver fornito le prove che costa meno assumere personale che privatizzare?
v Aver messo a nudo interessi altri rispetto a quelli degli utenti e degli operatori sanitari?
v Aver denunciato (prima che la stampa cittadina ne facesse un caso nazionale) gli onerosi contratti di consulenza.
Anziché agitare velleitari cartellini rossi e minacciare espulsioni con la complicità dei guardialinee concertativi provi la direzione a fornire le risposte ai quesiti posti.
Per quanto riguarda i tentativi di intimidazione o di limitazione delle libertà sindacali ci riserviamo di agire nelle sedi più opportune ma soprattutto confidiamo nella solidarietà dei lavoratori.