Genova. Le mani sulla città
In allegato il volantino
Di recente la Regione Liguria ha immesso sul mercato immobiliare il patrimonio dismesso dalle ASL per ripianare il buco di bilancio della spesa sanitaria del 2005. La procedura "innovativa" è quella della CARTOLARIZZAZIONE degli immobili, già tristemente conosciuta nel Lazio della Giunta Storace ed in Abruzzo per le inchieste Giudiziarie e le ispezioni della Guardia di Finanza.
Soggetti dell'operazione ARTE GENOVA (gestione patrimoniale) ; BNL Gruppo BNP Paribas (finanziamento) con 123 milioni di euro; S.C.Liguria e Fi.l.s.e.(vendita ). Solo a Genova (il 68% dei 390 cespiti ) andranno all'asta , tra gli altri : l' ex palazzo della Mutua in C.so Gastaldi, Villa San Giorgio in via Pisa, il Palazzo delle Infermiere a Quarto (ristrutturato per "soli" 5,6 milioni di euro).
Alcuni di questi edifici sono di grande pregio storico ed artistico: 137 unità immobiliari suscettibili di utilizzo senza radicali trasformazioni; 17 situati in zone centrali e 5 complessi di grandi superficie. Fabbricati per una estensione di circa 134.000 mq. ed inoltre, 231 appezzamenti di terreno per 2,6 milioni di metri quadrati .
La chiave della “valorizzazione” dei beni pubblici è il cambio della destinazione d'uso da quella sanitaria e di servizi a quella residenziale e commerciale.
I più attenti ricorderanno, pochi anni fa, le aspre critiche e le grasse risate dell'Opposizione di Centrosinistra all'indirizzo dell'ex ministro Tremonti, reo di aver sostenuto inconcepibili provvedimenti di "finanza creativa” ai danni del patrimonio immobiliare , artistico, paesaggistico e naturale italiano.
Allora, bollarono gli interventi finanziari col neologismo spregiativo di “tremontizzazione”……Oggi li fanno propri con mirabile coerenza...!!!
Il silenzio sconcertante delle formazioni politiche e sindacali lascia presagire l'ennesimo bidone ai danni della collettività !!!
Il buonsenso suggerirebbe investimenti mirati e costanti nel tempo ed un'adeguata manutenzione quando s'intendano valorizzare realmente proprietà pubbliche o private. Nessuno di noi si sognerebbe di lasciar decadere senza interventi necessari i beni disponibili. La svendita del patrimonio di famiglia ...è sempre l’ultima cosa da fare.
Potremmo giudicarla come una condotta irresponsabile?! Al contrario questo atteggiamento d'incuria è ormai la regola per una classe dirigente responsabile solo verso banchieri e speculatori.
Così massimizzano i profitti, propri e dei Comitati d'Affari collegati, e socializzano le perdite, scaricandole sui cittadini.
Tempo fa ,a Genova presso l'AO.Galliera, un simposio molto partecipato recitava: “Quali altre forme di finanziamento della Sanità pubblica?".
...Immaginiamo le ricette che i creativi illuminati vorranno prepararci.....!!!
Ed intanto, quali saranno le prospettive per ammalati ed operatori dei presidi e delle strutture sanitarie? Quale ruolo avranno Regione, forze politiche e sindacali?.....Ed il Presidente Burlando imboccherà ancora una volta la strada pericolosamente “contromano”??!!