Genova. Perché costituire le RdB anche al Gaslini

In allegato il volantino impaginato

Genova -

Nella nostra Azienda non mancano certamente le sigle sindacali. Manca un Sindacato che sia effettivamente l’espressione diretta dei lavoratori!


CGIL,CISL,UIL sono sempre più asserviti ad una logica di controllo e di potere. Non sono più organismi antagonisti, ma mere agenzie per la vendita di servizi.

Con lo scippo del tfr/tfs diventano anche promotori finanziari. Per questo anziché promuovere la lotta e la difesa dei nostri interessi, concertano con la controparte! Mai con la propria parte, i lavoratori!


RdB, assieme ai lavoratori, vuole definire chiaramente ruoli e interessi da contendere, distinguendosi dalla controparte, senza illusioni consociative.


La nostra visione del lavoro sindacale è unitaria a condizione, però, che gli obbiettivi riflettano gli interessi di tutti i lavoratori.


Come si fa ad essere unitari, con chi non si oppone alla politica di smantellamento della Sanità Pubblica e svende Contratti (ora triennali) e Pensioni Pubbliche?


I Confederali non si preoccupano del mancato consenso della base, si affidano solo su appoggi e sponde politiche di “santi” in Parlamento e Regione e “beati” aziendali.


Questi però non fanno miracoli… tutt’al più piaceri e piacerini … qualche volta …a qualcuno.


Sembrano potenti e autorevoli, ma se possono “favorire” 10, forse 100 dipendenti, producono torti per tutti gli altri!!! Questo “trafficare” è un tutt’uno con la linea del “memorandum” che prevede, oltre alla mobilità selvaggia del personale, pagelline, prestazioni aggiuntive, progetti-obbiettivo, straordinari, reperibilità, ecc. Questa praticaccia divide i lavoratori e sta rendendo le condizioni di lavoro sempre più insostenibili.



Tutto ciò viene presentato come realismo.


Ma la sola linea, veramente realistica, è rivendicare da subito lo sblocco delle assunzioni.



 I fondi per le incentivazioni e le risorse sciupate in esternalizzazioni e consulenze dovrebbero essere utilizzati per creare occupazione e combattere la piaga del precariato. Qui i signori che fanno "fatti e non chiacchiere" sono volutamente appesi al cielo dell’astrattezza.


Diritti e norme contrattuali vengono sempre più disattesi e violati: ciò crea un clima di rassegnazione e sfiducia. Bisogna REAGIRE e riconquistare dignità e diritti.

 

Per questo avviamo anche al GASLINI la costruzione di
un Sindacato di Base e Indipendente.