L’Unione Sindacale di Base della Lombardia ricorda, nei giorni della sua morte, l’alta figura morale del medico e compagno Gino Strada ideatore e costruttore di Emergency, l’associazione di pronto intervento sanitario presente negli ultimi tre decenni nei vari luoghi del mondo in cui guerre e povertà hanno imperversato e tuttora imperversano distruggendo vite e dignità umana.

Gino, per chi l’ha conosciuto ma anche per chi l’ha sempre seguito, nativo tra l’altro della nostra Regione, la Lombardia e più precisamente di Sesto San Giovanni (Mi), ha rappresentato un fulgido esempio di uomo e di medico che, alle chiacchiere su giustizia, verità e umana solidarietà ha anteposto i fatti concreti affinché non ci si fermasse alle vuote parole. Di esempi impressi nella memoria collettiva ce ne sono tanti, basti ricordare gli ospedali operanti nel mondo, come nell’Afghanistan, mai da lui dimenticato.

Un uomo e un medico consapevole di quanto la Sanità, come organizzazione di cura, è un bene comune per tutti i popoli del mondo ed in quanto tale non tralasciava mai di ricordarci che non deve essere mai fonte di profitto, cioè non privata ma pubblica.

Un uomo e un medico  che non si è mai inchinato davanti ai poteri forti, fossero economici quali le arcinote multinazionali del farmaco oppure politici, come i  governi centrale e regionali in Italia, sia del passato che del presente. Ha sempre denunciato, insieme ad altri e noi di USB fra questi, lo scempio compiuto a danno della Salute pubblica nel corso di questi lunghi anni, smantellando la medicina territoriale indispensabile per la cura delle persone, costruita grazie alla legge 833/78, per distribuire soldi pubblici ai privati, sottraendoli di fatto a quella pubblica, come ampiamente dimostrato con la pandemia da Coronavirus e ancora recentemente nella Regione Lombardia, che ha diviso le risorse economiche in parti uguali, ovvero al 50%. 

Un uomo e un medico che, a maggior ragione oggi che non c’è più, rimane nella Storia.

USB Lombardia

16-8-21