I SINDACATI NON SONO TUTTI UGUALI: SUL VOTO AI PRECARI UN'ALTRA DIFFERENZA DI SOSTANZA.
Con una interpretazione precisa quanto capziosa, la Commissione Elettorale dell'ARES 118 esclude (con voto contrario del solo membro USB) dalla lista dei candidati USB un lavoratore a tempo determinato perché il suo contratto scadrà, come ovunque in sanità, il 31 dicembre di quest'anno e non ad un anno dalle elezioni.
Naturalmente al 118, a differenza di USB, nessun precario è nelle loro liste elettorali!
La classica considerazione di serie B, che da sempre denunciamo, fa il pari con la dinamica dei diritti mai acquisibili; sui precari infatti si risparmia in termini di fasce e di scatti, si discrimina in termini di malattia e aspettativa e spesso anche di formazione e sicurezza.
Precario nel lavoro e nella vita, sei considerato alla pari solo quando c'è da proseguire un turno e nessuno vuole fermarsi e se ti rifiuti qualcuno, il 31 dicembre, potrebbe decidere di non rinnovarti il contratto.
Succede invece che a Latina, gli stessi sindacati – cgil cisl e uil - che categoricamente hanno escluso all'ARES un precario dalle liste USB, confidano proprio nella nostra sigla per ammettere, con intrigati espedienti, i loro precari in lista.
A Latina i precari servono per convogliare voti, all'ARES no; a Latina hanno un senso, all'ARES no; a Latina esiste l'interpretazione della circolare o dell'accordo integrativo, all'ARES no.
A LATINA USB HA DETTO SI AI PRECARI IN QUALUNQUE LISTA!
A Latina, come all'ARES 118, USB è ben lieta di considerare i precari come andrebbero considerati ovunque: LAVORATORI E LAVORATRICI DI SERIE A!