INDAGINI NAS AL POLICLINICO S.ORSOLA. BASTA CHE NON SI ALZI SOLO UN POLVERONE
A seguito delle pubbliche denuncie di questi giorni, al Policlinico Sant’Orsola di Bologna si sta svolgendo, come in altre strutture sanitarie del paese, una ispezione da parte dei NAS (reparto carabinieri competente per la tutela della salute).
Non abbiamo nessun dubbio sul fatto che potranno essere riscontrate situazioni gravissime, le condizioni igieniche critiche e i dati sulle infezioni ospedaliere sono evidenti.
Non si tratta solo delle disfunzioni derivanti dalla struttura dell’ospedale Sant’Orsola ormai obsoleta, a partire dai tunnel sotterranei ridotti alle condizioni che oggi sono agli occhi di tutti: la questione igiene ospedaliera è per noi direttamente collegabile alla introduzione, nella manutenzione e nelle pulizie, di appalti al massimo ribasso che hanno prodotto il peggioramento costante della qualità dell’igiene ospedaliera.
Tanto è vero che ad ogni assegnazione di appalti (si sono succedute MANUTENCOOP, poi PEDUS SERVICE, ed attualmente di nuovo MANUTENCOOP e L’OPEROSA) si rinnovano sempre i problemi riguardo il mantenimento degli organici, delle monte ore di lavoro, le condizioni contrattuali ecc…
A questi problemi di precarietà, che ovviamente non aiutano la qualità del servizio, si aggiunge la modalità, di fatto richiesta nella stessa logica degli appalti, della cosidetta "pulizia industriale": pulire il più velocemente possibile, con meno personale possibile, con meno spese possibili (prodotti e mezzi di igienizzazione). Il risultato è sotto gli occhi di tutti, e se i costi delle pulizie e delle manutenzioni vengono ridotti, questo è visto come un risultato positivo dai manager di una azienda ospedaliera.
Tutto questo si traduce nel fatto che le infezioni ospedaliere (ovvero quelle infezioni che si contraggono durante la permanenza in ospedale e che non erano presenti prima) da anni vengono considerate dalle direzioni ospedaliere e sanitarie come "roba passata", problemi secondari, mentre i dati ultimi in materia di sono spietati e segnano un capitolo molto triste della nostra sanità.
C’è da augurarsi che questi ultimi avvenimenti non si risolvano solo in un "gran polverone", ma che si rivedano le attuali politiche di risparmio e tagli fatte sulla pelle dei lavoratori e degli utenti, politiche purtroppo confermate dall’ultima Finanziaria.
8 gennaio 2007 - Dire
SANITA' BOLOGNA. S.ORSOLA, RDB: NAS TROVERANNO GRAVI CARENZE
IL SINDACATO DI BASE: MA POI NON SI FACCIA SOLO UN GRAN POLVERONE
Bologna - "Non abbiamo nessun dubbio sul fatto che potranno essere riscontrate situazioni gravissime, le condizioni igieniche critiche e i dati sulle infezioni ospedaliere sono evidenti". E' quanto afferma Angelo Morrongello, delegato delle Rdb al S.Orsola di Bologna, a seguito dell'avvio dei controlli dei Nas avviati oggi nel Policlinico. Per il sindacato di base l'arrivo dei Carabinieri e' importante perche' permette di evidenziare "le disfunzioni derivanti dalla struttura del Sant'Orsola ormai obsoleta, a partire dai tunnel sotterranei ridotti alle condizioni che oggi sono agli occhi di tutti". Inoltre, per le Rdb, l'arrivo dei Nas permettere di rimettere in evidenza il fatto che "la questione dell'igiene ospedaliera e' direttamente collegabile alla introduzione, nella manutenzione e nelle pulizie, di appalti al massimo ribasso che hanno prodotto il peggioramento costante della qualita' dell'igiene ospedaliera". Morrongello, in una nota, ricorda come ad ogni appalto per le pulizie "si rinnovano i problemi sul mantenimento degli organici, sul monte ore di lavoro, sulle condizioni contrattuali. A questi problemi di precarieta', che non aiutano la qualita' del servizio, si aggiunge la modalita' della cosidetta 'pulizia industriale': pulire il piu' velocemente possibile, con meno personale possibile, con meno spese possibili (prodotti e mezzi di igienizzazione)". Il risultato, "e' sotto gli occhi di tutti, e se i costi delle pulizie e delle manutenzioni vengono ridotti, questo e' visto come un risultato positivo dai manager di una azienda ospedaliera". Dunque, conclude, "c'e' da augurarsi che questi ultimi avvenimenti non si risolvano solo in un gran polverone, ma che si rivedano le politiche di risparmio e tagli fatte sulla pelle di lavoratori e utenti, purtroppo confermate dall'ultima Finanziaria".