Istituto G. Gaslini chiede strategie di rilancio e garanzia per le nuove assunzioni
La situazione di difficoltà gestionale dell’Istituto più volte da noi denunciata, continua ad essere tale, e questa unita alle politiche regionali con il blocco delle assunzioni, a quelle nazionali che ci chiedono il rispetto dei piani di rientro, stanno avendo una forte ricaduta sulle attività lavorative di tutti gli operatori dell’istituto, determinando di fatto un pesante clima aziendale che in assenza di interventi mirati potrebbe portare a inevitabili ricadute sul buon funzionamento dell’istituto nello svolgimento dei compiti Istituzionali.
Chi risente maggiormente di questo clima è sicuramente il personale addetto all’assistenza: infermieri/ostetriche e OSS., chiamati ogni giorno a sopperire a carenze di ogni genere, ma anche il restante personale: tecnici sanitari, fisioterapisti, amministrativi, personale del ruolo tecnico; come si dice non se la passa bene. Discorso a parte poi riguarda il personale precario sempre in attesa di stabilizzazione!!!!!
In più occasioni negli incontri avuti con la delegazione trattante abbiamo evidenziato le molte difficoltà determinate dalla carenza di personale che con l’introduzione delle norme sul giusto riposo sono diventate ancora più pesanti ed evidenti, senza riuscire purtroppo a definire livelli di assunzioni che mettano veramente in sicurezza i turni lavorativi degli operatori, e consentendo loro di poter usufruire dei dovuti riposi e di un programma ferie come da contratto di lavoro. Infatti le deroghe sin qui richieste ancorchè sostanzialmente concesse dalla Regione, non sono sufficienti a garantire la copertura di tutti i turni di personale attualmente scoperti. Inoltre tale situazione di sfiancamento lavorativo andrà ulteriormente ad acuirsi con l’approssimarsi del periodo estivo.
Chiediamo quindi ai vertici dell’Istituto che oltre ad elaborare le strategie per il rilancio del nostro Istituto che speriamo ci verranno illustrate il giorno 7 nell’incontro previsto con il presidente e il direttore generale, si impegnino seriamente facendo ogni sforzo utile per garantire nuove e inderogabili assunzioni.
Assunzioni a cui dovrà necessariamente far seguito una valutazione onnicomprensiva della complessità assistenziale utile per un’eventuale introduzione di nuovi modelli organizzativi ponderati sulle reali necessità dell’istituto e non semplicemente calati dall’alto che, se pur innovativi non trovano sufficienti riscontri per essere applicati nella realtà strutturale dell’Istituto.
Il tutto naturalmente dovrà essere correlato ad un preciso percorso di formazione e informazione dei lavoratori partendo in primo luogo dalla necessità di dare gli strumenti operativi giusti affinché il percorso di rinnovamento gestionale possa realmente realizzarsi. Lavorando da subito in modo particolare su un progetto concreto di benessere e clima organizzativo, che tenga conto delle componenti di genere e di anzianità dei dipendenti dell’Istituto. Solo attraverso progetti e prassi che tendano a fornire significato al lavoro, alle mansioni, agli obiettivi e, in generale, a ciò che accade nella vita organizzativa, è possibile migliorare concretamente il benessere dei lavoratori.
A questo processo di rinnovamento dovrà essere associata una riorganizzazione complessiva della gestione amministrativa, tecnica ed informatica che non sempre nonostante l’impegno degli operatori, è riuscita a garantire il necessario supporto alle attività dell’istituto.
Pertanto chiediamo l’impegno di tutti per realizzare questo percorso che a nostro avviso è ormai destinato ad essere l’unico percorribile e soprattutto l’unico che ci potrebbe riportare in una direzione di sviluppo e miglioramento delle prestazioni assistenziali, e dare serie risposte al disagio lavorativo presente nel nostro Istituto.
Comunichiamo già sin da ora che se alle nostra richieste non faranno seguito iniziative concrete sarà inevitabile arrivare all’apertura di una vertenza sindacale con la dichiarazione dello stato di agitazione del personale e la predisposizione delle relative iniziative di lotta da mettere in campo.
La RSU Istituto G. Gaslini