La Spezia, emergenza personale nella Sanità ma la Regione continua a fare finta di nulla
L'emergenza Covid si è drammaticamente sommata a quella precedente e gravissima di posti letto e di personale, senza che la Regione Liguria mostrasse il benché minimo segnale di recuperare sul nostro territorio. Ricordiamo che la nostra ASL, oltre ai 250 posti letto mancanti, pagava pure un 30% di personale in meno rispetto al resto dei territori liguri e ogni anno, puntualmente, d'estate, si accorpavano reparti e tagliavano prestazioni per l’“emergenza ferie” o, d'inverno, per l'emergenza influenzale.
A questo stato di cose si è aggiunta la gravissima emergenza Covid che ha visto il nostro territorio ancora bistrattato, come negli anni precedenti, dalla Regione. Basti pensare che nel corso dello scorso anno la Regione ha rinforzato gli organici di Genova, in rapporto al numero di abitanti, con doppie assunzioni di medici rispetto alla nostra ASL e addirittura triple di infermieri. E sono dati ufficiali di Alisa.
Al di là del madornale primo errore di "sporcare" entrambi gli ospedali della ASL, questo ha provocato il blocco quasi totale delle normali prestazioni. Un dato su tutti: sono i circa 5.200 interventi chirurgici di elezione persi durante la pandemia.
Ora al personale già spremuto e ripetutamente spostato a destra e a manca si chiede di recuperare il terreno perduto e questo a fronte della dichiarata intenzione di accelerare col piano vaccinazioni aumentando le linee di somministrazione.
È credibile pensare che sarà possibile riattivando un solo reparto multispecialistico rispetto ai 4 ora liberati dal Covid e, per giunta, chiudendolo al venerdì sera, perché già ora manca il personale?
È credibile pensare che l'ospedale di Sarzana dovrà lavorare al 150% di quanto lavorava prima, già in carenza di organico, come dichiarato dal D.G. Cavagnaro e confermato dal presidente Toti in passerella all’“hub vaccinale” quando già ora non basta il personale anche solo per dare una parvenza di ripresa?
Un personale, badate bene, già spremuto dal lavoro di 15 mesi di emergenza Covid e sfinito dai continui e caotici spostamenti dovuti alla necessità di rinforzare i reparti Covid e adempiere al piano vaccinale, che non aspetta altro che la solita "emergenza ferie" per tirare il fiato un paio di settimane.
No: non ci siamo! Solo il figlio di Dio riuscì a sfamare migliaia di persone con 5 pani e due pesci."
Valter Chiappini
Coordinamento USB La Spezia