Luca Benci: noi, invece, vogliamo ricordarlo così

Firenze -

Nella notte del 28 febbraio è mancato, a Firenze, Luca Benci, giurista e profondo conoscitore dei sistemi sanitari e delle sue Professioni. E’ inutile ricordare quanto la sua figura sia stata importante e quanto le sue intuizioni siano state fondamentali per l’approfondimento delle leggi e del diritto in sanità, quanto la sua passione e la sua competenza abbiano contribuito allo sviluppo della professione infermieristica e delle professioni sanitarie in genere, quanto la sua capacità di esposizione e di sintesi abbiano fatto sì che argomenti complessi potessero essere fruibili anche ai meno avvezzi. Altri lo hanno già fatto prima e con maggior efficacia.

Invece a noi piace ricordarlo nella sua estrema disponibilità e umanità, piace ricordarlo per il suo grande impegno in campo sociale e per la sua lucidità nell’analizzare la fase socio-politica. E vogliamo ricordarlo per la sua analisi spietata sulle dinamiche che interessano la Sanità Pubblica, a partire, confortato da numeri e statistiche inoppugnabili, dall’analisi sul project financing, passando per la critica feroce alle esternalizzazioni, per finire con il rigetto della previdenza sanitaria integrativa. E ci piace ricordarlo per il suo impegno civico e intellettuale in occasione del referendum del 2016, in occasione del quale si è schierato con forza contro lo stravolgimento della Costituzione. Lo vogliamo inoltre ricordare per la semplicità disarmante con la quale ci ha comunicato la nomina a componente del Consiglio superiore di sanità, come se si trattasse di un fatto ordinario al quale dare relativa importanza. E, per concludere, lo vogliamo ricordare insieme a noi, per preparare un convegno sulla figura dell’Operatore socio sanitario che si sarebbe dovuto tenere proprio domani in Toscana, con differenti vedute, ma con la comune convinzione della imprescindibilità di tale figura nel contesto assistenziale.

L’Esecutivo Nazionale Sanità e USB tutta si uniscono al cordoglio della famiglia.