Mense ospedaliere: ad Emiliano "Thatcher" non interessa la sorte di centinaia di lavoratori

Una prima azione di sciopero per l'internalizzazione e contro il bando capestro della Regione Puglia.

Bari -

Si è tenuto, giovedì 17 febbraio, la prima azione di SCIOPERO regionale dei Lavoratori addetti alle Mense delle strutture Ospedaliere della Regione Puglia. Lo sciopero era stato indetto contro il Bando di Gara regionale che lascerà sul lastrico centinaia di Lavoratori e Lavoratrici con le rispettive famiglie e non garantirà alcun miglioramento del Servizio ai Cittadini pugliesi.

Durante lo sciopero i Lavoratori e la USB hanno effettuato un presidio a Bari presso il palazzo della Giunta regionale per chiedere un incontro con le Istituzioni politiche responsabili di un bando inaccettabile e pretenderne la sospensione se non l’annullamento. Dopo varie proteste, una delegazione è stata ricevuta dal dott. Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute della regione Puglia, al quale sono state portate tutte le nostre perplessità rispetto ad un bando che rischia di essere un massacro sociale.

Gli abbiamo riportato le incongruenze di un Bando che, per quanto contenga le clausole di salvaguardia per i Lavoratori, è stato scritto in modo che un buon 40% dell’attuale forza lavoro rimarrà fuori dal mondo del lavoro ed essendo, molti di loro, ultracinquantenni difficilmente ricollocabili. Un Bando, che è bene ricordarlo, trova anche le forti perplessità di alcune importanti aziende del settore che hanno già puntualizzato che soi non potranno garantire la continuità lavorativa.  

Gli abbiamo riportato l’insensatezza della chiusura di decine di cucine ospedaliere in tutta la Puglia con la sola “scusa” che esse sono inagibili e abbiamo ricordato che: 

- a tutto oggi le stesse che sono state dichiarate “inagibili” sono perfettamente funzionanti e che se di inagibilità si deve parlare, questa deve essere trasferita per assurdo sulle intere strutture ospedaliere;

- è impensabile che interi territori/provincie abbiano un solo centro cottura con il risultato di dare un servizio pessimo ai Cittadini per la qualità del cibo.

Al Dott. Montanaro abbiamo ribadito la nostra proposta di INTERNALIZZARE il servizio perché se si vuole risparmiare (non a scapito dei Lavoratori) e razionalizzare la spesa il modo migliore è quello di gestire in proprio tale servizio!

Il Direttore del Dipartimento Salute ha preso atto delle nostre proposte e dei nostri rilievi ma, come già sapevamo, non poteva darci risposte e che il tutto sarebbe stato trasmesso alla parte politica.

STANTE QUESTA SITUAZIONE DI ASSOLUTO DINIEGO AD UN CONFRONTO CON LE OO.SS. DA PARTE DELLA CONTROPARTE POLITICA DELLA REGIONE PUGLIA, QUELLA DI OGGI È SOLO LA PRIMA AZIONE, A CUI SEGUIRANNO ALTRE INIZIATIVE TESE A FAR CONOSCERE LA PERICOLOSITÀ DI UN BANDO CHE FA COMODO SOLO AD ALCUNE AZIENDE.

Per noi la lotta non può che continuare e il prossimo appuntamento per l’USB e per i Lavoratori tutti non può che essere il 3 Marzo p.v. quando, a Bari presso l’Assessorato regionale al Lavoro, è convocato un ulteriore incontro tra le parti.

L’USB c’è!