Mercoledì 26 ottobre USB Sanità si mobilita davanti a ospedali e distretti sanitari contro il caro bollette e per adeguamenti salariali urgenti
I criminali ed ingiustificati aumenti delle bollette energetiche e dei carburanti sono iniziati ben prima della crisi ucraina e sono dovuti a pesanti manovre speculative che hanno aumentato a dismisura i ricavi delle società che commercializzano il gas e, di contro, hanno innescata una spirale inflazionistica a partire dai beni di prima necessità.
Ne stanno facendo le spese le lavoratrici e i lavoratori che vedono devastato il potere di acquisto degli stipendi, mentre aumenta in maniera esponenziale il numero delle famiglie che non riescono a pagare le bollette. Una situazione insostenibile della quale USB ha evidenziato la gravità e le ricadute sociali, avviando una campagna di sensibilizzazione e denuncia, partendo dalle iniziative messe in campo il 3 ed il 12 di ottobre contro il carovita e il caro bollette.
Il 26 di ottobre saranno i lavoratori pubblici ad essere protagonisti della giornata nazionale di mobilitazione indetta da USB Pubblico Impiego.
Il contratto di lavoro della Sanità, pur essendo stato appena rinnovato a differenza di altri comparti che ancora sono in attesa di rinnovo, è già scaduto da 10 mesi. Gli incrementi stipendiali, nonostante gli stanziamenti del governo Conte con la Finanziaria 2021 - infermieri, oss e tecnici sanitari hanno beneficiato del “tesoretto” portato dall’ormai dimenticato ruolo di “eroi” svolto durante la pandemia - si rivela anche per queste figure del tutto insufficiente a bilanciare il carovita e l’impennata delle bollette.
Figuriamoci in che situazione può trovarsi il resto del personale, amministrativo e tecnico di supporto, al quale il ruolo svolto durante la pandemia non ha portato alcunché e per il quale l’aumento si aggira sui 50 euro medi lordi.
Se a questo aggiungiamo la gravissima carenza di personale, le drammatiche condizioni di lavoro e la mancanza di sicurezza il quadro è completo e impone uno sforzo di adesione alle iniziative, che si terranno su tutto il territorio nazionale mercoledì 26 ottobre, a supporto del Pubblico Impiego ed a quelle che USB Sanità proporrà come settore davanti a ospedali e distretti sanitari per rivendicare:
- L’immediato rinnovo del contratto;
- Aumenti di stipendio legati all’inflazione reale e non a quella depurata dai costi energetici;
- Quattordicesima mensilità;
- Raddoppio delle indennità;
- Rimborso spese e buono pasto per lo smart working;
- Buono pasto e servizio mensa garantito a tutto il personale in servizio.
Invitiamo alla massima partecipazione e a contattare i delegati aziendali e le sedi territoriali di USB per conoscere le modalità di attuazione delle varie iniziative.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego - Sanità