MOZIONE FINALE ASSEMBLEA NAZIONALE USB PI - SANITA' FRASCATI 13/15 MAGGIO 2016. LA SALUTE E' UN DIRITTO, LA SANITA' PUBBLICA UN DOVERE

Roma -

Più di 80 delegati da tutta Italia, in rappresentanza della USB PI – sanità, hanno dato vita – dal 13 al 15  maggio - ad una discussione sui temi della salute e dello stato in cui versa la sanità pubblica in Italia.
Al calo dell’aspettativa di vita in Italia, certificato dall’ISTAT, corrispondono oltre 10 milioni di persone che non hanno accesso alle cure per problemi economici, mentre ticket e liste d’attesa alimentano scientemente la fuga dei cittadini verso il privato, la sanità integrativa e le assicurazioni.
Lo Stato ha abbandonato la prevenzione e regalato oltre il 95% della riabilitazione ai privati; neppure i LEA vengono rispettati nella maggior parte delle Regioni, a partire da quelle in Piano di Rientro; mentre il dato della corruzione nel settore rimane stabile a 6 miliardi l’anno, il 10% del dato nazionale.
La demolizione del SSN è parte integrante dell’obbiettivo di smantellamento del welfare di questo Paese, in ossequio ad un modello di sviluppo privo di garanzie sociali e diritti fondamentali ed universali, al fine di privatizzare ciò che resta dei servizi pubblici essenziali.
Un modello imposto dall’Unione Europea e realizzato attraverso le politiche di austerità, che colpiscono i ceti popolari e contro le quali non smetteremo di combattere.
D’altro canto, non sono più sopportabili le condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti gli Operatori della sanità tra decennali blocchi del turnover, ritmi di lavoro impossibili e carenza di personale, demansionamento/licenziamento per i non idonei per motivi di servizio, precarietà, esternalizzazione dei servizi, aumento di infortuni e malattie professionali.
Mentre il salario accessorio continua ad essere sotto attacco e legato a logiche falsamente meritocratiche, i contratti del PI sono fermi dal 2009 - con migliaia di euro di perdita per le tasche dei lavoratori – e per il loro rinnovo sono previsti ben 5 euro lordi mensili!
A fronte di tutto ciò, l’assemblea ribadisce la necessità e l’urgenza di continuare nella costruzione del sindacato conflittuale che serve alle lavoratrici ed ai lavoratori; un sindacato generale e di massa, confederale ed indipendente, che intraprenda la strada della ricomposizione dei lavoratori verso la conquista di nuovi diritti e salario. Una ricomposizione che per il settore deve trovare immediata e fisiologica convergenza con le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi sanitari esternalizzati e della sanità privata, in quell’ottica di lavoro pubblico già delineata e perseguita dall’USB negli ultimi scioperi; così come la confederalità sociale è un luogo della conflittualità sociale utile nella battaglia per la difesa alla salute.
L’Assemblea impegna, quindi, la nuova direzione di settore e i gruppi di lavoro individuati, a proseguire nella direzione comunemente indicata e condivisa in questi 2 giorni di intenso dibattito, in stretta relazione con le strutture di PI e confederali dell’Organizzazione.

L’Assemblea si impegna, inoltre:
•    a sostenere la Piattaforma USB su Lavoro e Welfare promuovendo sui propri posti di lavoro la raccolta delle firme sulla petizione;
•    a sostenere e promuovere, anche con proprie iniziative di settore, la campagna della USB PI a difesa dei servizi e dei dipendenti pubblici #facciamoun48;
•    al mantenimento di una mobilitazione costante e generalizzata a sostegno della richiesta di un adeguato stanziamento economico per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici.