"Non indispensabili" e, anzi, dannosi!

La sparata di Toti, specchio di una classe politica da buttare nella spazzatura

Roma -

A sentire Toti definire gli anziani come “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”, viene un brivido. Un brivido di schifo ed orrore.

Sentire Toti parlare in questo modo di chi ha messo in piedi il paese che l’attuale classe politica –di cui lui e i suoi compari sono la peggiore rappresentazione- sta velocemente distruggendo, rappresenta il quadro che meglio delinea e dettaglia i tempi che stiamo vivendo.

Tempi nei quali il profitto vale più della salute, il potere più delle vite umane, la rappresentazione infinitamente più della sostanza.

A ben vedere chi davvero si è rivelato essere inutile – anzi dannosissimo!- al paese è proprio quell’accozzaglia di incapacità, ignoranza, arroganza, inettitudine, pressappochismo, disonestà e delinquenza che domina la politica dei nostri giorni che si distingue più per le nefandezze e i crimini commessi che per la capacità di amministrare le nostre vite.

Toti, poverino, che può farci? E’ fondamentalmente ignorante ed i suoi limiti sono evidenti, come quelli di tutti coloro che proprio in questa emergenza stanno dimostrando l’assoluta incapacità di individuare e mettere in atto le soluzioni che davvero servono al paese: assunzioni stabili di personale in sanità, ripristino delle decine di migliaia posti letto tagliati, aumento dei posti in terapia intensiva, riaprire e potenziare i servizi territoriali, riportare le RSA sotto il controllo e la gestione pubblica, invece di lasciare il tutto in mano agli appetiti famelici degli “amici degli amici”

Ecco perché Toti e quelli come lui non solo non sono indispensabili al paese ma sono la causa principale del suo veloce declino.

Con tutto il ribrezzo possibile: dimettiti!

USB Sanità