Operatori sanitari nuovamente sotto tiro, USB: la politica si concentri sulle reali criticità della sanità ligure

Genova -

Siamo venuti a conoscenza, tramite un articolo sul quotidiano web Genovaquotidiana.com, di un interpellanza - e relative dichiarazioni - presentata pochi giorni fa dal consigliere regionale, nonché presidente della commissione sanità e sicurezza, Matteo Rosso riguardo la “scomparsa” del cognome dal cartellino identificativo dei medici.

“Oggi se parli con un medico al San Martino non sai con chi parli, è sparito dal cartellino identificativo il cognome e quindi la riconoscibilità del medico. Va ripristinata la riconoscibilità del medico per ripristinare l’alleanza terapeutica” ha dichiarato al quotidiano online.

Ricordiamo al consigliere Rosso che, in base alla legge sulla privacy, il nome è un dato personale, e nei cartellini degli operatori sanitari sono comunque presenti foto, professione, numero di matricola e nome iniziale del cognome.

Riteniamo che i problemi della sanità siano ben altri e il consigliere Rosso dovrebbe esserne a conoscenza visto che, come USB, sono state più volte segnalate nei vari incontri in regione nonché in commissione sanità di cui è presidente

Ma facciamo un breve elenco per rinfrescarci la memoria:

-Le lunghe liste d'attesa

-La carenza ormai cronica di personale medico, sanitario e tecnico

-Il continuo collasso dei Pronto soccorso dove spesso mancano le barelle, le sedie a rotelle e persino le coperte

-La continua chiusura e privatizzazione di strutture pubbliche

-Il taglio di posti letto

-Il minutaggio “ammesso” di ben 8 minuti sull'assistenza ad un paziente non autosufficiente imposto da chi, evidentemente, non ne ha mai visto uno

-Personale che ha un’età sempre più avanzata con limitazioni e prescrizioni a causa del blocco del turnover, che non sempre vengono tutelate dalla dirigenza a causa della carenza cronica in organico.

Sottolineiamo, inoltre, che più il personale è anziano e più si ammala, a questo si aggiunge il fatto che molti di loro si trovano ad assistere genitori e/o familiari anziani che fruiscono della legge 104

-L'aumento delle aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli operatori sanitari soprattutto nei pronto soccorsi

-Personale vessato da una mala dirigenza

-La mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro

Infine, assistiamo nuovamente alla presa di mira degli operatori sanitari e in generale dei lavoratori del pubblico impiego da parte di certa politica che tramite dichiarazioni mezzo stampa, gli addita come fannulloni, paragonandoli ai peggiori delinquenti, imponendo loro severi controlli con impronte digitali, microchip nelle divise e, addirittura, telecamere sul posto di lavoro

Ma davvero sono gli operatori sanitari il vero nemico?

È causa loro se la sanità è al collasso?

Sanità ligure trasformata in un business in mano ai privati, dove la dirigenza aziendale e quella regionale si allontanano sempre più dai reali bisogni dei cittadini e dei lavoratori.

Come USB siamo a disposizione del consigliere Rosso per esporre nuovamente quali siano le reali criticità che stanno affrontando le aziende sanitarie liguri e gli operatori che ci lavorano, nonché tutti i disservizi che questa situazione crea alla cittadinanza.

Forse, con un po' di buona volontà ma soprattutto ascoltando i lavoratori della Sanità, invece di additarli come fannulloni e utilizzarli come capro espiatorio per colpe che vanno cercate altrove, riusciremo a venirne a capo e a migliorare un servizio fondamentale come la sanità pubblica.

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