Ospedale Gaslini, ci risiamo: indetto lo stato di agitazione
A dimostrazione del continuo disinteresse dell’Amministrazione del Gaslini per i diritti e la sicurezza dei dipendenti esistono due parametri molto semplici:
- un ufficio di relazioni sindacali che al Gaslini non esiste se non un indirizzo mail al quale non risponde nessuno
- un Servizio di Prevenzione e Protezione che al Gaslini conta una sola unità come dipendente a tempo indeterminato
Ricordiamo che a fornire eccellenti cure e assistenza ai piccoli degenti e tutto ciò che ruota intorno ad essi a livello amministrativo, è il personale del comparto (tecnico, sanitario, amministrativo e medico). Le attuali dirigenze, che dovrebbero sostenere questi lavoratori/trici, invece altro non fanno che “spremerli”.
Non abbiamo la possibilità di avere risposte di alcun tipo e gli impegni presi sovente non vengono rispettati
Innumerevoli sono le problematiche, dalla carenza di personale a quella sulla sicurezza sul lavoro. Spostamenti di reparto inspiegabili, vertenze con dispendio di soldi pubblici che potrebbero essere evitate, lavoratori lasciati in un limbo per anni senza avere risposte sul loro futuro, impossibilità da parte dei dipendenti di poter controllare l’esatto conteggio delle proprie ore, disorganizzazione in diversi settori, cariche di referenti “inventate” senza alcuna mobilità interna, mobilità interna di cui non sappiamo più nulla, mancanza di trasparenza sui soldi destinati allo straordinario e ai “gettoni di presenza”
Queste sono solo alcune delle tematiche per cui, nuovamente, siamo costretti a indire lo stato di agitazione e a porre in campo ogni iniziativa atta a far sì che i diritti di chi opera presso questo istituto vengano rispettati
Apprendiamo dai media di progetti faraonici, di successi internazionali, di splendide scoperte. Tutto fantastico e meraviglioso. Se solo l’attuale dirigenza cominciasse a rispettare chi permette tutto questo, non ci ritroveremmo nuovamente a questo punto
USB Gaslini
Genova 17/3/22