Ospedale Gaslini, per un vero rilancio chiediamo assunzioni e stabilizzazione dei precari: giovedì 24 novembre presidio dalle 10 alle 17 all’ingresso lato mare
La politica di rilancio del Gaslini prevede modifiche organizzative e progetti edilizi di enorme portata (demolizione di due padiglioni, costruzione di un monoblocco con partenariato pubblico-privato!) ma appare sempre più come una operazione di “facciata” destinata a rendere più appetibile il “brand Gaslini”, che un vero e proprio progetto a tutela della qualità dell’assistenza e della cura rivolte ai pazienti ed alle loro famiglie.
Nel nostro ospedale il malcontento è diffuso tra le diverse categorie di lavoratrici e lavoratori,
dall’assistenza alla ricerca, dal personale amministrativo al personale tecnico... Difficile credere alla classifica pubblicata da diversi canali di informazione che vedrebbe il personale del Gaslini nella top ten delle aziende sanitarie dove si lavora meglio (chi avranno intervistato?).
La scelta di non investire sulle “risorse umane” e la totale mancanza di programmazione e lungimiranza da parte della politica (nazionale e regionale) hanno portato ad una situazione molto critica in cui:
- le poche assunzioni possibili (Alisa ha momentaneamente bloccato lo scorrimento delle graduatorie dei recenti “maxi concorsi” per infermieri ed Oss) non permettono di risolvere il grave problema della carenza di organico all’interno del nostro istituto. Il ricorso allo straordinario ed alle pronte disponibilità, spesso programmati, è ormai all’ordine del giorno; vengono così a mancare i requisiti fondamentali di tali istituti, la eccezionalità l’urgenza! A farne le spese è il personale costretto di fatto ad un aumentato carico di lavoro e, di conseguenza, sottoposto ad aumentato stress lavorativo e quindi ad aumentato rischio di errore e di infortuni;
- sono urgenti le stabilizzazioni e l’abolizione del lavoro precario al Gaslini, in tutte le sue forme e tra tutti i profili professionali, dai magazzinieri agli psicologi, dal personale amministrativo a quello di ricerca;
- in attesa di assunzioni e stabilizzazioni siamo costretti a chiedere una riduzione delle attività e dei carichi di lavoro ;
- diversi servizi essenziali, indeboliti nel capitale umano e nella capacità di essere “concorrenziali” , rischiano di essere oggetto dell’ennesimo processo di esternalizzazione (magazzino generale, magazzino farmacia, squadra trasporti…) in cui i costi lievitano e la qualità diminuisce;
- peggiora la qualità dei servizi a causa dei tagli dovuti agli appalti al ribasso. È quanto sta accadendo al servizio di pulizia e sanificazione ambientale, che, lo ricordiamo, ha avuto un ruolo determinante nel contenimento della infezione da Covid 19. Solo grazie alla professionalità, serietà e senso di responsabilità dei nostri colleghi della ditta Coopservice la situazione sta reggendo, ma per quanto?
- C’è bisogno di investire sulla sicurezza dei lavoratori, a partire dal riconoscimento del ruolo del RLS da parte dell’Amministrazione, sino ad arrivare alla ricerca di soluzioni concrete per la messa in sicurezza delle strutture che, a causa di decenni di incuria, sono fatiscenti ed in alcuni casi cadono letteralmente a pezzi.
Per questi motivi e vista l’assenza di risposte concrete a queste problematiche da parte dell’amministrazione, la RSU Gaslini chiama tutti i lavoratori a partecipare al presidio
GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE DALLE 10 ALLE 17 ALL’INGRESSO LATO MARE
per chiedere assunzioni di personale sanitario, stabilizzazione dei precari e per manifestare il proprio dissenso nei confronti della politica dei tagli e delle privatizzazioni, che stanno penalizzando fortemente il nostro Istituto.
ASSUNZIONI
STABILIZZAZIONI
RIDUZIONE DELLE ATTIVITÀ E DEI CARICHI DI LAVORO
NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI
PIÙ SICUREZZA
MIGLIORE QUALITÀ DEI SERVIZI APPALTATI
RSU Gaslini