Ci era pervenuta (circa un mese fa) dai reparti in cui si presta assistenza a pazienti affetti da HIV, una lettera firmata da più di 60 lavoratori che evidenziava inadempienze e problematiche particolarmente gravi.

Siamo di fronte al mancato svolgimento di corsi di aggiornamento obbligatori per il 2005 (già debitamente finanziati) e per il 2006.

Continuiamo a ritenere che la gravità delle questioni sollevate vada discussa subito, visto che si è di fronte ad una patologia tutt'altro che sotto controllo e dalle continue evoluzioni diagnostiche e terapeutiche.

A distanza di più di un mese dalla prima richiesta di incontro per chiarire i punti in oggetto e fugare timori sulle sorti del fondo stanziato, la risposta è stata: il silenzio!

Dare certezze e ascolto a chi svolge un lavoro esposto a lacerazioni professionali e umane è un dovere etico e più semplicemente una regola minima di educazione.

La medesima richiesta inoltrata dall'OO.SS. RdB/CUB ha avuto come risposta: il silenzio!

Alla stessa direzione, invece, non manca la voce quando vi è da chiedere collaborazione, elasticità e maggiori sacrifici.

La disponibilità di chi è paziente e pacifico, sta per esaurirsi e, come accade alle formiche che nel loro piccolo si incazzano, è facile prevedere che la stessa cosa avverrà per questi lavoratori.