PRECARI SANITA': TUTTI STABILIZZATI IN UNA LEGGE DI SANATORIA REGIONALE

Venerdì 22 settembre presidio di protesta dei precari della sanità

alla Regione Lazio, via Rosa Raimondi Garibaldi, Roma

Roma -

Il piano di tagli e dismissioni di posti letto che la giunta Marrazzo si appresta a varare lascia poche speranze per i lavoratori precari che ormai da anni contribuiscono a garantire la sopravvivenza di importanti servizi sanitari.
Non vi è oggi un solo ospedale nel Lazio che non utilizzi personale precario: dalle manutenzioni alle pulizie, dai servizi alla persona fino ai dipartimenti di emergenza ed al 118, i lavoratori precari direttamente o indirettamente coinvolti nell’assistenza sanitaria sono ben oltre i 5800 censiti dalla Regione Lazio.
"Per loro la Giunta aveva promesso l’avvio di un percorso di stabilizzazione che a nostro avviso determinerebbe anche notevoli risparmi dal punto di vista economico – dichiara Sabino Venezia delle RdB/CUB – ma ad oggi registriamo solo indiscrezioni sulla chiusura di importanti ospedali, dal Forlanini al San Giacomo, che metteranno in discussione i posti di lavoro del personale assunto a tempo indeterminato, figuriamoci quello precario".
Per questo motivo le RdB/CUB, in preparazione dello sciopero nazionale del precariato del Pubblico Impiego del prossimo 6 Ottobre, hanno convocato per domani 22 settembre, alle ore 10.30, una manifestazione di protesta davanti alla Regione Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi (Roma) a cui parteciperanno i Co.co.co, i Co.co.pro, i tempi determinati del collocamento, gli interinali, i dipendenti delle ditte e cooperative della Sanità del Lazio.
"Saremo davanti alla Regione per ricordare al Presidente Marrazzo gli impegni presi negli incontri sindacali e davanti al Consiglio Regionale, e per farlo desistere da eventuali operazioni di facciata che negano l’unica soluzione compatibile: la fine delle assunzioni precarie ed una legge regionale urgente per la stabilizzazione dei precari della sanità" conclude Venezia.