Profitti privati e pubbliche stangate

Genova -

Per l’assessore Montaldo, il deficit della sanità è da imputarsi ai costi del personale e così annuncia il taglio di 1000 posti letto, la chiusura di interi reparti ed il blocco del turn over con incentivi al prepensionamento.
Inaccettabile. Da anni gli organici sono in sofferenza, i contratti non seguono la dinamica dei prezzi, e vengono ratificati con anni di ritardo (il contratto 2004-2005 è stato firmato solo pochi giorni fa, ed è già scaduto da sei mesi). Le vere cause dei buchi di bilancio sono: consulenze profumate, esternalizzazioni e privatizzazioni con appalti miliardari (solo al San Martino per il vitto oltre 54.908.027,12 euro + iva + i costi di adeguamento architettonico).
Le aziendalizzazioni non dovevamo razionalizzare i costi nella Pubblica Amministrazione?
Il presidente della Regione Burlando lamenta la sottostima delle risorse per la sanità attuata dai precedenti governi di destra. Ma con il nuovo governo (il suo) non doveva esserci una più giusta stima delle risorse? invece come prima… più di prima.

Sarebbe questa la svolta?

Che svolta è se ancora una volta si invocano compatibilità economiche e interessi della nazione? se ammantandosi di colori pacifisti si continua a tifare per la "nazionale" impegnata nelle guerre commerciali? si continua ad assicurare al padronato globalizzato profitti e dividendi e ai lavoratori solo sacrifici e debiti da saldare? secondo questa logica, se i lavoratori cinesi o indiani non hanno tutele assistenziali si dovrebbe azzerare anche da noi previdenza, diritto alla salute, diritto al lavoro?
In questa champions league vince sempre l’internazionale dei "padroni" perde sempre quella dei lavoratori. Così i governi di destra e di sinistra (certamente con modalità diverse) perseguono i medesimi obbiettivi:
- la regionalizzazione
· della sanità. Si smantella il Servizio Sanitario Nazionale e si nega il diritto alla salute come bene universale e al suo posto avremo 21 sistemi sanitari diversi quante sono le regioni.
· dei contratti. 21 tavoli negoziali renderanno inutile il CCNL.
… questo mentre Confindustria propone la revisione del modello contrattuale e cioè rinnovare i contratti non più ogni due anni ma ogni quattro. E, su tutto ciò, disponibilità a trattare da parte dei sindacati concertativi.
Così, mentre grande industria e mondo finanziario mettono a punto strategie politiche globali, la massima aspirazione per il sindacato concertativo (CGIL-CISL-UIL) è conferire con l’assessore regionale di turno. Al modello confindustriale i lavoratori devono contrapporre e rivendicare uno strumento di adeguamento automatico di salari e pensioni al continuo aumento del costo della vita.

Per una Nuova Scala Mobile!!!

Questo istituto fu cancellato nel 1992 per contenere inflazione e salari, raccontando ai lavoratori che si sarebbe retto meglio la concorrenza internazionale e creata nuova ricchezza da ridistribuire.
Non era vero. L’inflazione è cresciuta pur restando fermi i salari. La nuova ricchezza se la sono tenuta ben redistribuita lor signori! La Nuova Scala Mobile non sarebbe certo una soluzione per tutti i nostri mali, ma almeno avremo recuperato uno strumento di tutela, nazionale e unitario, dei salari e delle pensioni. Il successo che questa iniziativa sta riscuotendo porta certi burocrati sindacali a dire che la proposta di legge è velleitaria e raccoglie facili consensi solo perché va incontro agli interessi elementari dei lavoratori.

Allora perché non sostengono questa iniziativa se
va incontro agli interessi elementari dei lavoratori???