Roma, POSTAZIONE 118 OSPEDALE S. GIACOMO: Prove tecniche di caos sanitario!
Questa mattina è stata inaugurata in gran fretta la nuova postazione dell’ARES 118 nella quale dovrà essere spostata quella attualmente presente al S. Giacomo.
La postazione sita in via della Guglia 64, risulta non agevole al percorso dei mezzi di soccorso, trovandosi in uno stretto vicolo cieco e il senso unico di marcia costringerebbe ad un lungo giro tra i vicoli del centro, intasati da auto e moto, prima che le autoambulanze possano guadagnare strade più agevoli.
La nuova postazione inoltre, sembrerebbe insufficiente a contenere l’archivio, la riserva dei farmaci e gli arredi necessari alla permanenza degli operatori. E’ presente un unico bagno a disposizione del personale maschile e femminile di ridotte dimensioni e senza doccia, ma, ciò che è più grave presenta una pavimentazione rivestita da moquette, per proteggere il pavimento antico e tutelato dalle Belle Arti, determinando il mancato rispetto delle più elementari norme igienico sanitarie.
L’ubicazione disagiata determinerebbe anche la difficoltà per gli operatori di effettuare il lavaggio delle ambulanze, collocate in uno spazio nei pressi della postazione ma non davanti ad essa, se arrivano sporche di liquidi organici.
Ciò accade nella fase di transizione della definitiva chiusura dell’Ospedale S. Giacomo che, nei giorni scorsi, ha visto impegnata la postazione 118 presente nella struttura, in frequenti spostamenti verso altri Ospedali di pazienti che si sono rivolti al Pronto Soccorso ormai chiuso.
Ancora una volta – dichiara Stefano Zecchetti della RdB Sanità di Roma e Lazio - gli interventi della Regione Lazio sul riassetto della rete ospedaliera e dei servizi all’utenza appaiono frutto di improvvisazione e portatori di disservizio, confermando quello che ormai non è più solo un sospetto, la necessità cioè di un’operazione di mero risparmio economico e di cassa, che non ha nulla a che vedere con la capacità della sanità del Lazio di rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Lo sciopero generale e la manifestazione di domani 17 ottobre – conclude Zecchetti - vedrà la partecipazione dei lavoratori della sanità del Lazio contro il piano di smantellamento del servizio sanitario voluto da Marrazzo e Berlusconi.
Roma, 16 ottobre 2008