Salti di riposo e straordinari: "Se l'amministrazione non li riconosce Francesco Scorselli paga di tasca sua gli straordinari ai colleghi"
Francesco Scorselli, capo sala del pronto soccorso di Merate e dirigente regionale USB Lombardia, ha regalato ricariche telefoniche ai suoi colleghi.
Ben sa Francesco Scorselli che il fenomeno delle sostituzioni e degli straordinari non sia nuovo in sanità perché in Italia (dati IPASVI) mancano 76.000 infermieri nelle piante organiche degli ospedali. Ma questa volta regalando le ricariche telefoniche da 50 euro ai suoi infermieri ha voluto ringraziarli personalmente e portare all'attenzione per denunciare un fenomeno increscioso e sempre più in aumento.
L'amministrazione dell'azienda aveva chiamato i lavoratori e le lavoratrici a svolgere una prestazione aggiuntiva ma non ha effettuato il dovuto riconoscimento economico.
Il continuo taglio del Welfare, in tutta la Pubblica Amministrazione, porta al taglio del personale e alla conseguente riduzione della qualità e dei servizi resi alla cittadinanza.
In Sanità , tutto ciò si traduce, inevitabilmente, in :
-riduzioni delle prestazioni;
-lunghe liste d'attesa per visite ed esami;
-riduzione della qualità assistenziale con l' aumento dei carichi di lavoro dei lavoratori in servizio.
"Il gesto di Francesco Scorselli (Capo Sala del Pronto Soccorso di Merate, presidio dove USB è il primo sindacato ) secondo Riccardo Germani, dell'esecutivo nazionale Usb Sanità,"è una denuncia forte a fronte di un'amministrazione inadempiente che continua a chiamare a lavorare personale già stremato da una carenza organica cronica senza prevedere nuove ed opportune assunzioni necessarie a garantire le normali attività ospedaliere"
"Francesco è un lavoratore tra i lavoratori, stimato dai colleghi, che lotta ogni giorno da diversi anni affinché siano garantiti i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Numerose sono le sue denunce e le lotte e nonostante i numerosi provvedimenti disciplinari che ne conseguono ogni volta ( il prossimo il 12 settembre) ancora una volta Francesco non ci sta e si oppone".
"Non si può più continuare a lavorare in sanità in carenza di organico" è questo il messaggio che parte da Merate.."pensando che l'alto senso di responabilità di chi ci opera sia in grado di garantire le insufficienze di amministrazioni complici allo smantellamento dei servizi e dell'inadeguatezza delle piante organiche degli ospedali italiani.
"Ricordiamo con orgoglio, (continua Riccardo Germani ) quando per opporsi al meccanismo della valutazione, rinunciò al suo compenso per l'acquisto di un defibrillatore ed oggi, come allora, pone con coraggio l'attenzione con questa sua denuncia uscendo anche fuori dall'ospedale.
Francesco non è solo con lui ci sono tutti i colleghi dell' ospedale e tutta USB perché noi non ci fermiamo qui."