SANITA' CALABRIA: PRECARI DELLA ASL 3 DI ROSSANO OTTENGONO INCONTRO CON ASSESSORE SOLO A FRONTE DI ENNESIMA PROTESTA
I lavoratori hanno bloccato la circolazione stradale e presidiato la Direzione Generale
E’ stata necessaria una ennesima forte protesta da parte dei precari della ASL3 di Rossano, in provincia di Cosenza, per far rispettare l’impegno di un incontro con l’Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione Calabria Doris Lo Moro.
I lavoratori hanno attuato il blocco della circolazione di via Buccarelli a Catanzaro, dove ha sede l’Assessorato regionale alla Sanità, mentre una delegazione permaneva nella stanza della Direzione Generale affinché l’incontro già fissato per oggi con Lo Moro, a cui l’Assessore non si è presentato, venisse nuovamente calendarizzato per il prossimo lunedì 21 alle ore 10.
I precari della ASL 3, circa 200 ausiliari specializzati che svolgono il servizio in quattro presidi ospedalieri (Rossano, Corigliano, Cariati, Trebisacce), sono intanto giunti oggi al quattordicesimo giorno di occupazione della sede della ASL di Rossano per rivendicare il diritto alla stabilizzazione per i lavoratori dell’intero bacino.
Le RdB-CUB hanno già messo in luce come, con una piccolissima percentuale dei 124 milioni di euro destinati al settore Sanità della regione, si potrebbe risolvere definitivamente l'annoso problema del precariato delle Asl calabresi.
La protesta in atto in Calabria, che intanto si è già estesa alle ASL di Paola e di Castrovillari, dimostra l’importanza di garantire le prestazioni sanitarie nel rispetto dei diritti dei lavoratori: senza questa premessa vengono messe a rischio anche la qualità e la sicurezza dei cittadini destinatari del servizio, come purtroppo già dimostrato dai troppi drammatici casi che hanno riguardato la sanità nel nostro paese.
16 maggio 2007 - Prima
SANITA' IN CALABRIA: PRECARI DELL'ASL3 BLOCCANO STRADA ED OTTENGONO INCONTRO CON ASSESSORE REGIONALE
(PRIMA) COSENZA - E’ stata necessaria una ennesima forte protesta da parte dei precari della ASL3 di Rossano, in provincia di Cosenza, per far rispettare l’impegno di un incontro con l’Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione Calabria Doris Lo Moro. I lavoratori hanno attuato il blocco della circolazione di via Buccarelli a Catanzaro, dove ha sede l’Assessorato regionale alla Sanità, mentre una delegazione permaneva nella stanza della Direzione Generale affinché l’incontro già fissato per oggi con Lo Moro, a cui l’Assessore non si è presentato, venisse nuovamente calendarizzato per il prossimo lunedì 21 alle ore 10. I precari della ASL 3, circa 200 ausiliari specializzati che svolgono il servizio in quattro presidi ospedalieri (Rossano, Corigliano, Cariati, Trebisacce), sono intanto giunti oggi al quattordicesimo giorno di occupazione della sede della ASL di Rossano per rivendicare il diritto alla stabilizzazione per i lavoratori dell’intero bacino.
Le RdB-CUB hanno già messo in luce come, con una piccolissima percentuale dei 124 milioni di euro destinati al settore Sanità della regione, si potrebbe risolvere definitivamente l'annoso problema del precariato delle Asl calabresi. La protesta in atto in Calabria, che intanto si è già estesa alle ASL di Paola e di Castrovillari, dimostra l’importanza di garantire le prestazioni sanitarie nel rispetto dei diritti dei lavoratori: senza questa premessa vengono messe a rischio anche la qualità e la sicurezza dei cittadini destinatari del servizio, come purtroppo già dimostrato dai troppi drammatici casi che hanno riguardato la sanità nel nostro paese.
16 maggio 2007 - Lamezia web
Asl, l'analisi di Rdb-Cub
Lamezia T. - Prima di esprimere qualsiasi giudizio volevamo avere una conoscenza delle cose. Così le Rappresentante di base sulla riforma delle Aziende Sanitarie.
«Purtroppo - affermano - la nostra conoscenza delle cose è rimasta immutata, visto che il presidente della Regione ed il suo enturage non ha ritenuto di dover invitare anche le RdB/Cub al tavolo, dove oltre alla "triplice" era presente anche la "ruota di scorta", l'Ugl: eppure la confederazione a cui le RdB appartengono (la Cub, appunto) è di gran lunga il quarto sindacato in Italia con i suoi 700 mila iscritti ed è rappresentativa in quasi tutti i settori del Pubblico Impiego.
Per questo motivo abbiamo inviato una viva protesta al presidente Loiero chiedendo un'apposita convocazione».
Le Rdb precisano fra l'altro «dal momento che le direzioni generali delle Asl troppo spesso sono diventate in questi anni solo centri di potere che nulla hanno a che vedere con le esigenze dei malati (basta andare in un qualsiasi ospedale della regione per accorgersene) e che tutto questo comporta una spesa ingiustificata ed insostenibile per la collettività e sempre a discapito della qualità dei servizi, crediamo sia arrivata l'ora di dire Basta con questi manager imposti dalla politica che hanno a cuore solo i bilanci, senza avere alcuna idea di come migliorare le strutture e le condizioni dei malati.
Per questi motivi - vanno avanti - riteniamo che una proposta praticabile per risolvere il problema potrebbe essere quella di abolire tutte le Asl, lasciandone sola una regionale, alla dirette dipendenze dell'Assessorato Regionale e con un dirigente pubblico, quindi non un manager esterno; una sola Asl, dunque, che tratti in modo paritario tutte le strutture calabresi».
16 maggio 2007 - Il Giornale di Calabria
Vertenze a tutto spiano
Protestano i lavoratori delle Gerica e dell’As di Rossano. Operai disperati per la diga sull’Esaro. I sindacati preparano lo sciopero
CATANZARO - Sono sempre tante le vertenze aperte nella nostra regione. Un gruppo di lavoratori della Gerica, l’azienda di gestione degli impianti di depurazione, ha protestato giovedì nei pressi della Prefettura di Catanzaro per chiedere che l’azienda, dopo l’accordo sottoscritto il 20 aprile scorso, paghi gli stipendi arretrati. I lavoratori ed i rappresentanti sindacali hanno chiesto un incontro con il Prefetto di Catanzaro e commissario per l’emergenza ambientale, Salvatore Montanaro. Il venti aprile scorso è stato siglato un accordo finalizzato al pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori. L’intesa era stata raggiunta dai rappresentanti della capofila Ibi-Dondi, della Gerica, i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, il presidente dell’Ato 2, Michele Traversa, i rappresentanti dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale e l’assessore regionale all’Ambiente, Diego Tommasi. Secondo quanto si è appreso da fonti sindacali l’azienda avrebbe ricevuto dall’Ufficio del Commissario la somma di 700 mila euro ma non ha provveduto al pagamento degli stipendi arretrati. È stato fissato al lunedì 21 maggio, invece, l’incontro tra i precari dell’Azienda sanitaria di Rossano e l’assessore regionale alla Tutela della Salute, Doris Lo Moro. I lavoratori, una cinquantina, giovedì hanno manifestato davanti alla sede dell’Assessorato a Catanzaro dove erano giunti per avere un incontro con l’assessore Lo Moro, poi saltato, mentre altri loro colleghi stavano occupando la direzione generale dell’As di Rossano. La protesta, che ha portato anche al blocco della circolazione stradale nella zona del capoluogo, è rientrata dopo che l’incontro è stato calendarizzato al 21 di maggio. "I precari dell’azienda di Rossano - è scritto in una nota della Rdb/Cub - sono circa 200 ausiliari specializzati che svolgono il servizio in quattro presidi ospedalieri (Rossano, Corigliano, Cariati, Trebisacce) stanno occupando da 14 giorni la sede della Azienda sanitaria di Rossano per rivendicare il diritto alla stabilizzazione per i lavoratori dell’intero bacino". "La protesta in atto, che intanto si è già estesa alle ASL di Paola e di Castrovillari, - prosegue la nota - dimostra l’importanza di garantire le prestazioni sanitarie nel rispetto dei diritti dei lavoratori: senza questa premessa vengono messe a rischio anche la qualità e la sicurezza dei cittadini destinatari del servizio, come purtroppo già dimostrato dai troppi drammatici casi che hanno riguardato la sanità nel nostro Paese".
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