SANITA' PUBBLICA: NON UN MODELLO, UN DIRITTO!
... Le lotte quotidiane della USB, per coniugare il diritto al lavoro vero con la tutela della dignità delle cure....
Le tristi vicende di cronaca, che puntualmente riportano all'attenzione di tutti il dramma sanitario che vive il Paese, sono il prodotto delle politiche di contenimento della spesa sanitaria a danno della crescente domanda di salute della cittadinanza.
Alla chiusura di oltre 70.000 posti letto negli ultimi 15 anni ed ai 3000 ancora da tagliare, non ha corrisposto l'avvio dei tanto decantati “processi riorganizzativi territoriali” che avrebbero decongestionato gli ospedali, così il mancato sviluppo della continuità assistenziale ospedale-territorio e della presa in carico dei pazienti fragili – procedure che avrebbero comportato nuove assunzioni di personale – hanno lasciato il posto alle necessità di bilancio.
Le politiche di austerità imposte dall'Europa hanno impedito lo sviluppo ed il radicamento di nuovi modelli assistenziali e la necessità di “fare cassa” ha prodotto, dal 2009 ad oggi, la perdita di oltre 24.500 posti di lavoro in sanità; in Italia mancano tuttora oltre 100.000 infermieri per essere in linea proprio con quegli standard assistenziali e di sicurezza che l'Europa predica ma non favorisce!!!
La politica dei tagli di personale e posti letto ha innescato inoltre la contrazione delle libertà di cura dei cittadini e dei diritti dei lavoratori, favorendo il ricorso al sistema privato ed alla precarizzazione del lavoro e producendo l'abbassamento degli standard di sicurezza e l'esclusione, continua e crescente, di ampi strati di popolazione dal diritto universale all'assistenza pubblica e di qualità.
Le lotte quotidiane della USB, per coniugare il diritto al lavoro vero con la tutela della dignità delle cure, hanno lo scopo di ridisegnare una funzione nuova per i lavoratori del settore, rendendoli protagonisti dei processi di trasformazione del sistema. Per questo invitiamo tutti e tutte a dare il giusto valore alle prossime elezioni RSU.