SANITA' PUBBLICA TRA DIRITTO E PROFITTO, UNO SGUARDO CRITICO SULLA NUOVA SANITA'
SABATO 28 Novembre CONVEGNO A TORINO.USB ORGANIZZA UNA MARCIA PER LA SALUTE CHE TOCCHERA’
TUTTI I PRINCIPALI OSPEDALI TORINESI
SANITA' PUBBLICA TRA DIRITTO E PROFITTO
Art. 32 della Costituzione Italiana:
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. . . anche questo articolo della Costituzione sembra essere diventato carta straccia.
2,352 miliardi di euro: taglio del fondo sanitario 2015 (6,6% sul Pil)
285 milioni di euro: tagli dei finanziamenti per l’edilizia ospedaliera
19° posto: la posizione dell’Italia, tra i paesi OCSE, quanto a spesa sanitaria nel 2012
71 mila: la carenza di infermieri, destinata a crescere per il blocco del turnover
80 mila: gli infermieri precari
14 mila: i medici precari
774 mila: le badanti a fronte di 646 mila infermieri, un pezzo di sanità demandato anche come carico economico direttamente alle famiglie.
2010: anno dal quale è bloccato il contratto di lavoro che ha generato una perdita di retribuzione reale del 13,2% negli ultimi 8 anni
2.069: il numero di strutture complesse che cessano di essere tali
8.718: il numero di strutture semplici che cessano di essere tali
208: le prestazione sanitarie a rischio di appropriatezza, con sanzioni a carico del prescrittore laddove la prescrizione venga giudicata inappropriata; il cittadino potrà eseguire tali prestazioni totalmente a proprio carico se non richieste dal curante.
Questi sono alcuni dei freddi numeri che portano al deliberato fallimento del sistema pubblico a tutto vantaggio del settore privato e delle assicurazioni. Questi numeri danno la misura di come i cittadini e gli operatori sono umiliati, i primi a causa della contrazione al loro diritto alla salute, i secondi a causa di condizioni di lavoro stressanti,con organici ridotti, apparecchiature obsolete, strutture murarie vecchie ed inadeguate, organizzazioni precarie e confuse.