Sanità: un settore vivo, rinnovato e in crescita che rilancia la sfida per i diritti
Si è concluso sabato il Coordinamento Nazionale USB della Sanità. Due giorni di confronto caratterizzati da una grande qualità degli interventi, sia rispetto ai temi del settore e dei diritti connessi alla sanità -, tra tutti la Salute - che rispetto ai temi generali sui quali l'organizzazione è impegnata. Un processo avvenuto in un quadro di grande rinnovamento del quadro dirigente caratterizzato dalla presenza di molti delegate e delegati giovani, consapevoli e combattivi che danno una prospettiva molto interessante al lavoro sindacale nel settore e non solo. E con un finale.... a sorpresa (vedi video)
Di seguito la mozione finale approvata dal Coordinamento.
Il 12 e il 13 Maggio si sono svolti a Roma i Lavori del Coordinamento Nazionale Sanità del Pubblico Impiego dell’Unione Sindacale di Base. Una 2 giorni di lavoro che partendo da 21 sistemi sanitari diversi è riuscita a dipingere un quadro tanto chiaro quanto desolante del SSN. Un quadro in cui il diritto alla salute all’interno del nostro paese è oramai completamente sparito, e nel quale la rabbia sociale prodotta dalla negazione di questo diritto si scaglia spesso contro i lavoratori e le lavoratrici del settore sanitario, anziché essere canalizzata contro un sistema economico che questo quadro l’ha prodotto e lo vuole mantenere.
Oltre ad essere stato un importante momento organizzativo è stato anche un punto di rilancio per nuove vertenze che si andranno ad aprire sui vari territori e all’interno delle varie aziende.
Vertenze che partono dalla consapevolezza comune e diffusa su tutto il territorio nazionale che forse è la madre di tutte le vertenze: il Sistema Sanitario va fortemente finanziato, centralizzato e in questa ottica vanno assunti, stabilizzati e internalizzati nuovi lavoratori che vadano a incrementare tutte le figure lavorative presenti all’interno del SSN.
Tutto questo in un momento in cui la difesa e il rilancio del potere d’acquisto dei salari diventano centrale anche all’interno del Pubblico Impiego.
Il coordinamento ha concluso i propri lavori rilanciando lo sciopero generale del 26 Maggio, nella profonda consapevolezza che solo l’unità di tutti i lavoratori e le lavoratrici possa invertire la tendenza al progressivo smantellamento dell’SSN e migliorare di conseguenza anche la condizione di chi in quel settore ci lavora quotidianamente.
Ci vediamo con tutte e tutti nelle piazze del 26 Maggio, per continuare a lottare per il diritto dei lavoratori della sanità, per il diritto alla salute per tutte e tutti, contro questa guerra e contro questo governo.
Abbassate le armi e alzate i salari!
Coordinamento Nazionale USB PI Sanità