SINDACATI CONFEDERALI COMPLICI DELLA SITUAZIONE IN CUI VERSA L' ISTITUTO G.GASLINI
Abbiamo letto con rammarico il comunicato stampa a nome CGIL e UIL Gaslini su Repubblica di domenica 11 settembre e ci siamo sentiti in dovere di rispondere e chiarire la situazione che sta affrontando l'istituto Gaslini, della quale i sindacati così detti "COMPLICI" o "FIRMAIOLI", termine utilizzato a livello nazionale per definirli, ne sono la causa insieme ad un'amministrazione sorda alle richieste dei lavoratori.
Classe sindacale che ormai da tempo ha rinunciato a lottare per la tutela dei diritti dei lavoratori, diventando sindacato di servizi, broker assicurativi o spacciatori di fondi pensioni i cui vertici sono occupati da i loro dirigenti
Sindacati corrotti passati dalla parte del potere politico o aziendale di turno, basta guardare le firme sui vari contratti e riforme proposte dal governo nei diversi settori del pubblico impiego e del lavoro privato per capire, basta guardare l'immobilita nel proporre una seria contrapposizione, con manifestazioni o scioperi di protesta che ormai non superano le 3 ore di lavoro
In questo panorama l'istituto Gaslini non fa eccezione, stesse dinamiche e stessi atteggiamenti portati avanti ormai da anni
Nonostante questo, abbiamo cercato fin dall'inizio dell'elezione della nuova RSU di collaborare per il bene comune, senza partire con pregiudizi dettati da quello che succede a livello nazionale, proponendo azioni forti che potessero contrapporsi ai dictact aziendali, ma purtroppo nulla di tutto questo è accaduto
L' unica cosa che siamo riusciti a estrapolare a questa RSU è stato un comunicato stampa congiunto per la carenza di personale e altre criticità, minacciando di chiedere le dimissioni del coordinatore RSU CGIL
Comunicato che recitava: Comunichiamo già fin da ora che se alle nostre richieste non faranno seguito iniziative concrete sarà inevitabile arrivare all'apertura di una vertenza sindacale con la dichiarazione dello stato di agitazione del personale e la predisposizione delle relative forme di lotta da mettere in campo
Inutile dire che niente di tutto questo è avvenuto, l'amministrazione ha continuato imperterrita nei suoi piani, le altre sigle sindacali sono rimaste a guardare e noi ci siamo ritrovati nuovamente soli a denunciare le criticità dell'istituto, con comunicati stampa e presidi contro la carenza di personale, contro la continua esternalizzazione dei servizi interni, lo sfruttamento dei lavoratori delle ditte in appalto e la svendita del patrimonio dell'istituto
In fine, un comunicato stampa sulla nostra contrarietà al nuovo piano strategico dell'istituto, al quale, a differenza degli altri sindacati, invitati "SELEZIONATI" come noi a presenziare in regione all'evento, abbiamo risposto declinando l'invito con un comunicato molto duro, che chiarisce una volta per tutte la nostra posizione e riassume il nostro pensiero su una politica che vuole privatizzare la sanità pubblica e su una casta sindacale, diventati ormai semplici notai delle volontà dirigenziali
Come delegati RSU USB Gaslini continueremo a batterci a muso duro in questa realtà decadente, diventando la vera alternativa contro queste piccole lobby di potere, proponendo fin da subito, nel prossimo incontro RSU, la nostra richiesta irrevocabile di dimissioni del coordinatore RSU CGIL, per porre così fine a questa presa in giro, continuando da soli, come delegati RSU a denunciare le diverse criticità presenti, come la carenze di personale e di sicurezza sul posto di lavoro, collaborando con associazioni, forze politiche e chiunque stia a cuore le sorti di questo istituto
attivandoci con ogni forma di lotta per tutelare i lavoratori a livello regionale e nazionale con iniziative come il prossimo convegno regionale intitolato "La Sanità che vogliamo" in vista dello sciopero generale del 21 ottobre contro le politiche del governo Renzi dettate dall'unione europea
Per l'occupazione, il lavoro e lo stato sociale
Per una sanità pubblica!!!
Ariel Acevedo
Dirigente USB P.I.
Coordinamento nazionale USB sanità
Delegato RSU istituto G.Gaslini