SPENDING REVIEW E MALASANITA', DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
Da anni ormai assistiamo ad un continuo processo di demonizzazione del servizio sanitario pubblico anche attraverso il ripetersi dei fenomeni di “malasanità” di cui sono piene le cronache giornalistiche, dichiara Sabino Venezia del Coordinamento Nazionale USB P.I., spesso però il proseguo di tali notizie è sempre caratterizzato dalle stesse cause: strumentazioni obsolete, taglio di personale, aumento dei carichi di lavoro.
Usb ha sempre contestato tali tagli, dettati da necessità di risparmio, che si ripercuotono inesorabilmente sulla pelle dei cittadini e sui lavoratori e le lavoratrici del sistema. Abbiamo in corso numerosi presidi di protesta contro queste manovre, prosegue Venezia, come ad esempio all’Ospedale Moscati di Avellino, dove la Direzione ha fatto sgombrare dalla polizia un presidio di lavoratori proprio contro la riduzione di personale.
Continuiamo ad essere convinti che la riduzione della spesa andrebbe effettuata sulle politiche degli appalti e delle esternalizzazione dei servizi, dichiara ancora il sindacalista, vera fonte di sperpero e di corruzione, ma anche l’attuale Governo ha deciso di concentrare i tagli sulle spese vive: personale e posti letto, innalzando inesorabilmente il livello di rischio per i cittadini.
La già pesante manovra di spending review sta subendo un ulteriore peggioramento a causa dell’alzata di scudi dei farmacisti e degli imprenditori della sanità privata; pur di garantire queste lobbie e destrutturare il servizio pubblico, prosegue Venezia, il Governo è arrivato oggi a prevedere il taglio di almeno il 50% dei posti letto pubblici, a fronte del 40% massimo annunciato in questi giorni.
Il prossimo 30 luglio alle 10.00 saremo ancora sotto le finestre del Ministero della Funzione Pubblica (Palazzo Vidoni – Corso Vittorio, a Roma) per gridare tutta la nostra rabbia contro i tagli dei servizi e dei posti letto, conclude Venezia.