Stabilizzazione dei lavoratori precari nella sanità in Campania
26 giugno, manifestazione regionale a Napoli
Dopo anni di sfruttamento e abusi, si continua a speculare e prendere in giro dei lavoratori che sono diventati indispensabili per la funzionalità delle strutture sanitarie pubbliche e private, ma continuano ad essere le prime vittime di un disastro gestionale della sanità Campana, perché sono i più deboli.
Per anni sono stati utilizzati in violazione delle più elementari norme sull’impiego dei lavoratori precari, (proroghe infinite degli avvisi pubblici, prolungamento dei contratti di prestazione, ecc.) per anni sono stati esclusi da benefici contrattuali, perché a tempo determinato, per anni hanno subito le conseguenze del blocco dei concorsi pubblici e della mobilità extraregionale, che spesso in modo clientelare ed in violazione del blocco previsto, andavano a coprire i vuoti esistenti, annullando per loro la possibilità di essere assunti.
Dopo le tante manifestazioni e proteste organizzate dalla R.d.B./CUB contro ogni forma di lavoro precario e/o leggi che lo legalizzavano come la legge 30, il governo cosiddetto di “centro sinistra” che aveva posto al centro della sua campagna elettorale il superamento del precariato, non poteva sottrarsi all’obbligo di affrontare e risolvere il problema.
Cosa che tentò di far credere con la finanziaria 2007, finanziaria che in realtà, per la Sanità rimandava il tutto alla possibilità economica delle Regioni e delle aziende sanitarie, che in Campania erano messi male e pieni di debiti. Una situazione anzi, che imponeva un ulteriore blocco anche di tutte le altre forme di assunzioni, oltre il blocco dei concorsi già esistente.
Dunque, invece di stabilizzarli, molti precari rischiano di essere licenziati, perché non sarà loro nemmeno più rinnovato l’eventuale rapporto di lavoro precario.
La presa in giro della proposta di Legge Regionale, pur sapendo che le delibere Regionali 514 e 460 bloccano ogni cosa, rappresenta l’ennesima strumentalizzazione di questo dramma da parte di politici e sindacati.
La sola via per superare la precarietà lavorativa è quella di rimuovere le cause che bloccano la stabilizzazione a livello Regionale e cioè chiedendo l’annullamento delle delibere Regionali 514 e 460 del 2007, e questo non può avvenire attraverso le stesse organizzazioni sindacali che le hanno avallate, dopo aver avallato lo stesso lavoro precario in sede di accordi Nazionali.
La R.d.B./CUB, il giorno 26 giugno 2007, promuove una manifestazione Regionale, con corteo che partirà da P.zza Dante a Napoli, alle ore 16.30, per recarsi presso la sede della Giunta Regionale a S. Lucia, dove protesterà contro la politica della Giunta Regionale della Campania, sulla sanità, lavoro, casa, ambiente, sicurezza, e sulla discriminazione sindacale nei confronti della R.d.B./CUB.
In tale occasione, sarà chiesto di attivare un tavolo sindacale presso la Prefettura di Napoli, per sollecitare un intervento vero da parte della Giunta Regionale, che miri realmente a stabilizzare tutti i lavoratori precari della sanità, come previsto dalla finanziaria Nazionale.