Storica vittoria USB sul precariato a Parma
non è possibile abusare di contratti a termine e successive proroghe/rinnovi relegando nella precarietà decine di lavoratori
Il Tribunale di Parma Sez. Lavoro con la sentenza n. 76/2013 ha dato ragione all'USB di Parma e agli 11 ex lavoratori e lavoratrici impiegati come Ausiliari specializzati presso l'Azienda Ospedaliera che si sono rivolti al Sindacato di Base per avere giustizia. L'Azienda Ospedaliera è stata condannata al risarcimento danni, e al pagamento delle spese legali, nei confronti dei lavoratori per aver violato le norme (artt. 4 e 5 del Dlgs 368/2001 e art. 36 c. 2 del Dlgs 165/2001) in materia di contratti a tempo determinato e relative proroghe. L'USB e i lavoratori, assistiti dai legali Andrea Molè e Letizia Tonoletti del Foro di Parma, hanno provato che non è possibile abusare di contratti a termine e successive proroghe/rinnovi relegando nella precarietà decine di lavoratori. Lo stesso giudice afferma che “la proroga del contratto a termine richiede ragioni oggettive che non possono identificarsi con quelle della prima assunzione ma che, al pari della prima, necessitano di una specifica indicazione”. Queste ragioni oggettive e specifiche indicazioni nessuno le ha viste! L'Azienda Ospedaliera ha giustificato l'apposizione del termine sia nel primo contratto che nel rinnovo/ proroga in maniera generica e incompleta per fare “fronte ai propri compiti e fini istituzionali”, come la stessa afferma. E' bene ricordare che le “Pubbliche Amministrazioni possono ricorrere a contratti flessibili solo per esigenze temporanee ed eccezionali”, così recita l'art. 36 del Dlgs 165 del 2001. A noi sembra invece che spesso e volentieri si ricorra ad un uso irrituale di contratti flessibili e determinati per evitare di fare assunzioni ed avere un bacino di riserva di forza lavoro sempre pronto ad assere usato a seconda delle necessità rendendo precaria la vita ed il lavoro di tanti lavoratori e lavoratrici. Ci rivolgiamo anche a tutti gli altri precari e precarie che sono nella stessa condizione in qualsiasi parte d'Italia affinché si rivolgano al ns sindacato per poter vagliare la propria situazione mettendoci sin da ora a disposizione.