USB, 28 gennaio sciopero generale della sanità: assunzioni subito !
Uno sciopero, una lotta, per non perdere la salute in corsia.
Continua a passare il tempo ma sul fronte del rafforzamento della sanità e della tutela degli operatori nessuna novità. Anzi a fronte dei dati sconfortanti che riguardano l'abbandono della sanità pubblica da parte di un numero consistente e sempre in aumento di medici, infermieri e operatori socio-sanitari - le ragioni sono da addebitare alle condizioni di lavoro massacranti e insostenibili che mettono a rischio la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, il perdurare di carenze di organico e di carenze organizzative da emergenza continua che costringono a lavorare sotto stress e le promesse tradite e non mantenute che, come testimoniato dai numerosi e recenti episodi, hanno trasformato gli "eroi" di una volta nel nemico da aggredire e insultare - tutto tace da parte del governo, mentre le regioni, da parte loro, mettono in piedi improbabili tentativi di reclutamento di personale all'estero e continuano ad alimentare il precariato.
L'impressione è che ancora una volta si attenda che il virus allenti stagionalmente la sua presa per evitare di immettere massicciamente risorse per potenziare i dipartimenti della prevenzione e la loro capacità di risposta al tracciamento dei contagi e per far si che la medicina territoriale, a partire dalle USCA e dall'assistenza domiciliare, sia in grado di impedire il collasso delle strutture ospedaliere. E' una inazione inaccettabiile che va rigettata e combattuta. Come inaccettabile è quanto si prospetta dall'imminente rinnovo contrattuale con aumenti stipendiali irrisori, già mangiati dall'aumento del costo di carburanti e dell' energia, nessun tipo di sviluppo professionale e nessun riconoscimento delle competenze per gli infermieri e le professioni tecnico-sanitarie, se non per una ristretta e fidata "elite", e nulla ancora per gli operatori socio-sanitari destinati a rimanere nell'area tecnica.
Il 28 gennaio, giorno dello sciopero generale del personale della sanità che abbiamo proclamato, tante sono le città e tante le iniziative, a partire da Roma davanti al Ministero della salute sul Lungotevere Ripa, nelle quali saremo presenti, davanti agli ospedali e davanti alle sedi istituzionali, per chiedere con determinazione, ancora una volta, assunzioni stabili, condizioni di lavoro che garantiscano la sicurezza, l'incremento del finanziamento del servizio sanitario pubblico e un rinnovo contrattuale adeguato sia dal punto di vista economico sia da quello professionale. Partecipiamo numerosi, portiamo in piazza la rabbia, la stanchezza e la delusione degli operatori sanitari e facciamo sì che il governo e le regioni ne prendano atto una volta per tutte. Facciamolo insieme !