USB: nei Pronto Soccorso di Roma e Lazio pazienti in attesa sulle barelle e ARES 118 allo stremo. Gravi responsabilità della Regione
È drammatica la situazione dei pronto soccorso di Roma e del Lazio. Da fine dicembre 2018 ad oggi le strutture ospedaliere e il personale sanitario non riescono a far fronte alle richieste di accesso presso i pronto soccorso. Tutti i presidi ospedalieri sono coinvolti. La visita avviene dopo che i pazienti passano ore sistemati alla meno peggio sulle barelle delle ambulanze del 118 che oltretutto non sono idonee né per stazionare nei PS né per il ricovero, con disagi inaccettabili. Una grave situazione che ha evidenti ripercussioni sul servizio di ARES 118, che non avendo mezzi da inviare provoca un allungamento dei tempi d’intervento e gravi ritardi nei soccorsi.
ARES 118, dovendo assicurare la protezione sanitaria sul territorio, si affida così alle ambulanze private. L’Unione Sindacale di Base da anni denuncia l’utilizzo di ambulanze “a chiamata” a causa del blocco barelle, evidenziando che tutto ciò aumenta la spesa senza risolvere il problema. Sottolineiamo inoltre l’enorme responsabilità che grava sugli operatori delle Centrali Operative del 118, i quali non avendo mezzi da inviare per evadere le richieste della cittadinanza, devono attivare i mezzi più lontani, rischiando problemi medico-legali, mentre lavoratrici e lavoratori dei mezzi di soccorso sono costretti a carichi di lavoro insostenibili.
Denunciamo che la Regione Lazio ad oggi non sembra volersi fare carico dell’onere economico, giuridico e morale di tale situazione, derivante dal taglio dei posti letto negli ospedali. La conseguenza dei tagli è che a Roma e nel Lazio il sistema di emergenza va in tilt in coincidenza del picco influenzale, dei ponti festivi che privano la cittadinanza dei medici di base, o dei primi intensi caldi.
Riteniamo gravi le responsabilità della Regione Lazio, per la riduzione del Sistema Sanitario pubblico, per la selvaggia privatizzazione del servizio d’emergenza extraospedaliero; infatti di fronte a questa insostenibile situazione ancora non si sta attuando il piano assunzionale 2018/20, nonostante l' approvazione formale, in Consiglio Regionale, della ripubblicizzazione del 118.
L'Unione Sindacale di Base continuerà a chiedere che sia resa efficiente la rete dell’emergenza sanitaria, con l’assunzione di personale ai Pronto Soccorso, al 118 e negli ospedali pubblici e che vengano ripristinati e rafforzati i servizi territoriali, che in questi anni sono stati declassati e depauperati. Gli abitanti del Lazio hanno diritto alla salute e all'assistenza sanitaria di cui necessitano.
Coordinamento Regionale USB P.I.