USB Ospedale Brotzu: i pazienti oncologici non possono essere trattati come pacchi postali
Alla cortese attenzione
Commissario straordinario A. O. Brotzu
Dott. Paolo Cannas
Non si può minimamente pensare di poter chiudere le sale operatorie di un ospedale di riferimento regionale sulle patologie oncologiche,e sospendere dal 17 al 31 agosto sia gli interventi urgenti sia quelli già programma e trattare i pazienti come pacchi postali, trasportandoli da un ospedale all'altro per essere operati in altre sale operatorie, con tutti i disagi e i rischi immaginabili.
Come se non bastasse, il personale del presidio ospedaliero Businco coinvolto nelle fasi operative, oltre a farsi carico del trasporto dei pazienti verso il presidio ospedaliero S.Michele dovrà provvedere anche al trasporto del materiale in utilizzo e della sanificazione della sala operatoria.
Oggi si vogliono risolvere problemi strutturali dopo che per 5 anni dall' accorpamento, si è fatto poco o niente per ripristinare l'idoneità degli ambienti delle sale operatorie. Durante l'esecuzioni dei lavori, necessari, ma certamente non risolutivi delle gravi criticità logistiche e strumentali che vedono coinvolte le sale operatorie, come soluzione chiediamo che si predispongano immediatamente delle sale operatorie mobili nelle pertinenze dell'Oncologico.
Non permetteremo che Il diritto alla salute e a cure dignitose possa essere messo in discussione per dinamiche irresponsabili. L'Unione Sindacale di Base settore Sanità, a tutela dei pazienti e di tutti i professionisti coinvolti (medici dei diversi ambiti operativi, infermieri, Oss, ausiliari, autisti etc) chiede immediatamente la rivisitazione della circolare NP 2020/6815 del 7 Agosto 2020, con la premessa che qualora quanto richiesto venisse disatteso, non si esiterà a presentare esposto alla Procura della Repubblica.
Gianfranco Angioni
Responsabile Regionale Sardegna USB SANITÀ