Usb PI sanità: legge di bilancio irricevibile. 31 ottobre sciopero generale del Pubblico Impiego

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Il contenuto della Legge di Bilancio per il 2025 conferma e rafforza le ragioni dello SCIOPERO GENERALE di categoria che USB Pubblico Impiego ha proclamato per il 31 OTTOBRE 2024.

Risorse destinate alla sanità pubblica ampiamente insufficienti a garantire la sopravvivenza stessa del Servizio Sanitario Nazionale, ulteriori regalie alla sanità privata, pochi spiccioli, non per tutto il personale, ma destinati a un non meglio specificato aumento delle indennità.

E così, per fare chiarezza e giusto per rinfrescare la memoria a quei sindacati, come il Nursind, che in questi giorni stanno parlando di “piccoli ma significativi passi in avanti”, ricordiamo che le cifre previste nella precedente Legge di Bilancio – senza andare a scomodare i numeri a caso sparati dal Ministro Schillaci che in audizione presso la Commissione Affari Sociali del Senato a ottobre 2023 dichiarava un incremento di 6,6 miliardi – prevedevano per il 2025 un incremento del Fondo Sanitario Nazionale di 4 miliardi di euro che nella realtà diventano invece 2,5, che sparisce dall’orizzonte qualsiasi piano straordinario di assunzioni e che il rinnovo contrattuale si preannuncia di “lacrime e sangue” alla luce degli aumenti previsti che, dall’iniziale 5,78% con lo stanziamento di un ulteriore 0,22% sono stati fissati al 6%, ma rimangono drammaticamente insufficienti per contrastare la perdita di potere d’acquisto degli stipendi di fronte all’inflazione cumulata nel triennio di vigenza contrattuale. Già tutto questo sarebbe ampiamente sufficiente a giustificare lo SCIOPERO GENERALE, ma la Legge di Bilancio nasconde altre “chicche” quali il continuo spostamento di risorse verso la sanità privata – infatti, viene nuovamente incrementato, dopo l’aumento del 2024, di 0,5 punti percentuali per l’anno 2025 e di 1 punto percentuale per il 2026, il tetto di spesa per l’ acquisto di prestazioni sanitarie dai PRIVATI mentre si continua a mantenere il criminale tetto di spesa per il personale –, si riduce da 200 milioni di euro a 50 l’accantonamento destinato all’ aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e, in una realtà come quella italiana dove la RIABILITAZIONE ospedaliera è quasi integralmente in mano al privato, spunta magicamente un finanziamento destinato all’aggiornamento delle tariffe dei DRG per le prestazioni per acuti e post acuzie che, dal 2026, impatterà per 1 miliardo sul Fondo Sanitario Nazionale. Irricevibile appunto.

A fronte di tutto questo, a fronte della scarsità delle risorse destinate alla tutela della sanità pubblica e delle risorse messe a disposizione per il rinnovo contrattuale, rivendichiamo invece misure concrete e adeguate a garantire il giusto riconoscimento economico e professionale a chi lavora nel SSN e finanziamenti in grado di garantire al meglio la salute collettiva e rispondiamo da subito con lo SCIOPERO GENERALE del 31 OTTOBRE. Invitiamo a partecipare alla Manifestazione Nazionale che si terrà a Roma in Piazza Vidoni davanti al Ministero della Funzione Pubblica, per il diritto alla salute e per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità.