Nullaosta incondizionato e condizioni inaccettabili
Perché di condizioni capestro e quindi inaccettabili si può parlare di fronte ai bandi di mobilità extraregionale rivolti a OSS e Infermieri, emessi dalla ASL Napoli 3 e dall'Azienda Federico II sempre di Napoli.
Infatti, a nostra conoscenza casi unici in Italia, dalle due Aziende campane, solo per essere ammessi a partecipare al bando di mobilità viene richiesto il nullaosta preventivo e incondizionato. Cioè, di fatto, il professionista sanitario che intende partecipare al bando di mobilità, deve ottenere dalla propria ASL di provenienza, il nullaosta ad andarsene senza alcun limite temporale.
Questa assurda e illogica pretesa, è costata l'esclusione a 103 OSS per la mobilità verso la ASL Napoli 3 (a breve usciranno gli esclusi fra gli Infermieri) ed a ulteriori 70 OSS per la mobilità verso la Federico II.
Le AASSLL di provenienza degli esclusi infatti, si sono ben guardate dall'aggiungere incondizionato alla dizione standard di concessione del nulla osta riservandosi, come accaduto in Toscana per esempio, dei limitati tempi tecnici per provvedere alla sostituzione del personale vincitore di mobilità.
Tutta la vicenda ci suona particolarmente strana e viene spontaneo chiederci quali AASSLL si privino, in un momento nel quale la carenza di Infermieri e OSS è così drammaticamente acuta, dei propri professionisti dalla sera alla mattina senza preoccuparsi delle sostituzioni. Sarebbe davvero interessante avere un quadro completo al riguardo.
USB, nel condannare l'assurdo requisito inserito nei bandi di mobilità campani, requisito che crea una evidente e ingiustificata disparità fra lavoratori, si associa e sostiene il MIC&PS (Movimento Infermieri Campani e Professioni Sanitarie) nella diffida presentata per ottenere la rivalutazione dei nullaosta e la riammissione dei candidati esclusi dalle graduatorie di mobilità.
Coordinamento USB Sanità Campania