A San Benedetto del Tronto annesima aggressione al personale del Pronto Soccorso. USB: cittadini esasperati, lavoratori stressati, fondi decurtati

LETTERA APERTA AL GOVERNATORE REGIONE MARCHE CERISCIOLI

Ascoli Piceno -

LO SCORSO 14 OTTOBRE, SI È ASSISTITO ALL’ENNESIMA AGGRESSIONE AI DANNI DEGLI OPERATORI SANITARI, QUESTA VOLTA DEL PRONTO SOCCORSO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO, IMPEGNATI DURANTE IL LORO TURNO DI LAVORO.

Ma sarebbe potuto capitare, come in passato, in PS ad Ascoli Piceno o in qualsiasi altro reparto di degenza.

Accade sempre piu' spesso che un operatore sanitario venga aggredito mentre svolge il suo lavoro.   

Una storia drammatica, ma anche lo spunto da cui partire per dire basta alla violenza in ogni sua forma: aggressioni verbali o fisiche possono avvenire in qualsiasi contesto, le statistiche raccontano che effettivamente gli operatori della salute sono piu esposti al rischio di subire forme di violenza rispetto ad altre categorie professionali.

Nel 1996 l'OMS ha definito la violenza sul posto di lavoro “uno dei problemi più gravi per la salute pubblica", e stabilito che “lavorare in ambito sanitario espone ad un rischio di aggressione 5 volte maggiore che in altre contesti lavorativi": quello del professionista della salute è forse l'unico lavoro in cui un cliente può impunemente minacciare, e qualche volta persino aggredire, colui che gli sta prestando un servizio tanto delicato.

I motivi sono legati alla carenza di personale ed alle strutture oramai obsolete oltre che alla particolarità del nostro lavoro che ci porta ogni giorno a contatto con la paura, il dolore e la rabbia, emozioni che incidono fortemente sulla capacità di controllo.

Un lavoro cosi delicato come quello dell'operatore sanitario merita di essere svolto in contesti sicuri e controllati: le strutture nelle quali operiamo devono garantirci sicurezza attraverso una policy aziendale che tenga conto delle pratiche di lavoro, di come svolgiamo le nostre mansioni ed in quali condizioni.

Con l'estate è esploso ancora una volta il problema (cronico) dell'organico insufficiente di infermieri, operatori di supporto (OSS) ed ausiliari socio sanitari tanto che, per garantire l'assistenza sanitaria, ma anche i diritti contrattuali quali ferie, congedi, ecc., si richiedono sacrifici ai lavoratori che restano al lavoro con ritmi insostenibili, il tutto mentre la direzione dell'ASUR Marche decurta impropriamente i fondi contrattuali destinati al salario accessorio dei lavoratori, mentre risultano oltre 2000 ore di credito di straordinario non remunerato per gli operatori dellArea Vasta 5, frutto della loro abnegazione e dei riposi spesso saltati per garantire l'assistenza ai pazienti.

Oltre il danno la beffa: ai lavoratori, oltre a lavorare in condizioni insostenibili, gli viene negato non solo il diritto al pagamento delle ore eccedenti come straordinario, ma anche la decurtazione del salario accessorio, come per esempio la Produttività!

USB Sanità denuncia da sempre che i pronto soccorso sono ridotti a delle vere e proprie astanterie, dove i pazienti vengono lasciati su una barella in attesa di un posto letto, ed a farne le spese, oltre ai cittadini,è il personale sanitario che non solo deve dare risposte all'emergenza ma è anche chiamato all'assistenza e alla cura di coloro che rimangono in attesa.

Non possiamo non stigmatizzare il fatto che in questi anni non vi è stata alcuna risposta al sovraffollamento dei pronto soccorso nella nostra area, se non quella di legittimare le lunghe attese con l'aumento dei tempi delle stesse.

L'uso improprio dei pronto soccorso ha le sue radici nell'inefficienza, in termini di risposta, delle prestazioni ambulatoriali (vedi tempi di attesa) e sul ruolo della Medicina di base, nonché sui costi delle prestazioni.

La USB, con la presente Lettera Aperta allAssessore Regionale dei Servizi Sociali e Tutela della Salute, nonché Governatore delle Marche, alla Direzione ASUR e alla Direzione Area Vasta 5, È FERMAMENTE CONVINTA CHE IL PROBLEMA VADA AFFRONTATO IMMEDIATAMENTE, E QUINDI PROPONE:

- Recepimento del Decreto Calabria, che incomprensibilmente il Governatore e Assessore Servizi Sociali e Tutela della Salute non ha ancora recepito, che garantirebbe la spesa per il personale non inferiore alla spesa Anno 2018,

- Piano Assunzioni straordinarie, Stabilizzazioni di tutto il personale precario,

- Re-Internalizzazione dei lavoratori e dei servizi ad oggi esternalizzati,

- Aumento dei posti letto secondo i parametri europei

- Ristrutturazione dei Ptonto Soccorso

- Potenziamento delle strutture per gli anziani.

- Diminuzione delle liste d'attesa per le prestazioni ambulatoriali.

- Ridefinizione e controllo del ruolo della Medicina di base

 

USB AREA VASTA 5 (ASCOLI PICENO/ SAN BENEDETTO del TRONTO)

Mauro Giuliani

Leonardo Pezzuoli

Walter Saienni

Sandro Domizi

USB SANITÀ MARCHE

Mauro Giuliani

Milena Montesi

Stefano Tenenti