USB Sanità Roma e Lazio: Con un appalto al ribasso ed oltre 64 milioni di Euro in tre anni la Regione Lazio privatizza il 118
“Come se non fosse stata già di esempio la milionaria quanto disattesa convenzione con la Croce Rossa Italiana – ed i subappalti penosi che ne sono scaturiti – o la particolare procedura di appalto per Latina e Frosinone – che ha visto la partecipazione delle sole ditte già presenti –, la gara europea che la Giunta Zingaretti espleta per privatizzare il restante sistema di emergenza sanitaria regionale rischia di rappresentare l’ennesimo sperpero di soldi pubblici ”, dichiarano dalla USB Sanità.
“30.732.624,11 Euro in 3 anni per Roma e provincia e 34.760.375,89 per Viterbo e Rieti, restano si cifre considerevoli – soprattutto perché prevedono 28 mezzi di soccorso nel primo caso e 21 nel secondo – ma la cosa più grave è nascosta tra le pieghe della procedura perché vincerà l’appalto chi riuscirà a fare la proposta economica più vantaggiosa (a ribasso rispetto al valore iniziale) pur garantendo gli stessi requisiti previsti dal capitolato di gara, una modalità già ampiamente sperimentata in una regione dove le truffe ai danni della spesa pubblica sono all’ordine del giorno e dove i privati non si spaventano certo a risparmiare sulla pelle dei lavoratori e dei malati” dichiara ancora la USB.
“ I lavoratori e la USB si opporranno in tutti i modi a questo scempio, anche perché, conti alla mano, con una gestione diretta da parte di ARES 118 si risparmierebbero oltre 2 milioni annui per avere lo stesso numero di mezzi e di personale mentre, alla faccia del piano di rientro dal debito e della salvifica spending review, si preferisce innalzare l’asticella della privatizzazione – che supererà il 50% – senza nemmeno produrre risparmi,” concludono dal sindacato.