118: LA NAVE AFFONDA, I DIRIGENTI SCAPPANO!

In allegato il comunicato stampa

Roma -

A seguito della denuncia della RdB/Cub del 118, sul fermo dei mezzi di soccorso (più di 20 in officina) a causa dell’insolvenza delle fatture da parte dell’Ares 118, fermo che ha causato l’inattività totale e/o temporanea di numerose postazioni territoriali, apprendiamo delle dimissioni del Direttore Sanitario Dr. Zarelli.



Salgono così a 4 (oltre al Direttore Generale De Salazar e al Direttore della Centrale Operativa di Roma dr. Sonnino, dipartiti già a metà dicembre e al Direttore Amministrativo Ciarletta in procinto di lasciare il 2 Febbraio) le “fughe” da una nave che volutamente si cerca di far affondare!


“La mancanza di mezzi e di personale sta mettendo seriamente a rischio la sicurezza sanitaria dei cittadini della Regione Lazio, oltre a quella degli operatori del 118 che sempre più frequentemente si trovano costretti a lavorare in due in equipaggio e con un monte ore mensile pari al doppio di quello dovuto dal contratto nazionale di lavoro. Nel 2007 gli infortuni sul lavoro degli operatori dell’Ares 118 della Città di Roma sono cresciuti del 10, 15% rispetto al 2006, sfiorando il dato criminale di quasi un infortunio al giorno”, dichiara Licia Pera del Coordinamento RdbCUB ed eletta RSU del 118.


“ Chiediamo - prosegue la rappresentante sindacale del 118 – che la Regione si faccia carico dell’irresponsabile vuoto istituzionale creatosi in un’azienda così importante per la cittadinanza e che la rilanci – nel suo ruolo interamente pubblico – attraverso l’assunzione di personale e la sua formazione, l’acquisizione di nuovi mezzi ed una dirigenza capace”.

 

Inoltre, constatiamo con rammarico che questa Regione prosegue nel cattivo costume che vede manager che hanno fallito alla guida delle aziende sanitarie pubbliche promossi ad altri incarichi, come nel caso dell’ex Direttore Generale dell’Ares 118 promosso alla guida del S. Andrea.